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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Il miraggio di una casa, immigrati disperati si accampano in massa davanti alla questura

Erano una 60ina ieri mattina, in via Gervasoni. Infreddoliti, con le coperte sulle spalle. Da mesi in città i richiedenti asilo vagano da un rifugio di fortuna all’altro

ANCONA - Si era sparsa voce che forse c’erano delle case per ospitarli per l’inverno e così in massa, ieri mattina, una 60ina di immigrati si sono accampati davanti alla questura, in via Gervasoni. Sono richiedenti protezione internazionale, pachistani e bengalesi, per i quali non ci sarebbe posto nei centri di accoglienza preposti. Così in attesa di vedere regolarizzata la loro posizione vagano da una parte all’altra della città. Parchi pubblici, ex scuole chiuse, la spiaggia del Passetto e il porto sono i loro rifugi improvvisati ma il freddo dell’inverno ieri mattina ha fatto salire la disperazione. Tra loro si era sparsa voce che la questura aveva trovato degli alloggi. In loco tempo la strada davanti all’ingresso della sede della polizia si è riempita di richiedenti asilo e sono dovute intervenire le pattuglie delle volanti per riportare ordine. Dagli uffici sono scesi anche alcuni funzionari. Alcuni migranti stavano male, è stato chiamato il 118 e sono arrivate le ambulanze. Tra i disperati ci sarebbe stato anche chi aveva la scabbia. È stato portato in ospedale.
La polizia ha potuto far entrare negli uffici solo chi aveva l’appuntamento per le pratiche di regolarizzazione. Gli altri sono stati mandati via. Scene di gente accampata, anche nel vicino parco che porta alle scuole Savoia e Benincasa, si susseguono da mesi. I residenti della zona sono intenzionati anche a promuovere una petizione per far trovare a chi di dovere una soluzione dignitosa. Di loro per ora si stanno interessando i City Angels, impegnati a portare coperte e vestiti puliti. Per mangiare vanno alla mensa del povero.

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