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Cronaca

Pressioni all'idraulico per pagare di meno, finanziere condannato per tentata concussione

Accuse rigettate dalla difesa dall’avvocato Giorgio Canali, che nella sua arringa ha negato l’esistenza della prova che l’uomo avesse mai fatto dei lavori a casa del finanziere

L’idraulico gli presenta il conto dei lavori e lui lo paga meno della metà dicendogli di essere della Guardia di Finanza e di non insistere, altrimenti gli avrebbe fatto passare dei guai. Per questo ieri il collegio del tribunale di Ancona ha condannato a 2 anni per tentata concussione con pena sospesa un appuntato delle Fiamme Gialle di Ancona che, all’epoca dei fatti (gennaio 2013), aveva un appartamento a Senigallia. Secondo quanto ricostruito dal pm Marco Pucilli, l’idraulico era stato incaricato di effettuare alcuni lavori interni alla casa e una volta finito il suo compito aveva presentato il conto al cliente: 1.250 euro. Ma il pubblico ufficiale, con fare minaccioso, gli avrebbe dato circa 500 euro per poi liquidarlo. Gli avrebbe detto di appartenere al corpo militare e che si sarebbe dovuto accontentare se avesse voluto evitare qualche controllo fiscale alla sua ditta. Un fatto denunciato dalla parte lesa, costituitasi parte civile tramite l’avvocato Laura Versace, ma rigettata dalla difesa dall’avvocato Giorgio Canali, che nella sua arringa ha negato l’esistenza della prova che l’uomo avesse mai fatto dei lavori a casa del finanziere, tantomeno che questo avesse mai azzardato minacce o intimidazioni, gettando anche un’ombra sulle indagini condotta dai colleghi dell’imputato con i quali ci sarebbero stati in passato dissidi di carattere personale. «Sono anche dispiaciuto dal fatto che il pm abbia cambiato idea sulla vicenda» ha inoltre spiegato l’avvocato Canali davanti ai giudici anconetani.

La difesa infatti ha ricordato come al termine delle indagini fosse stato proprio il pm Pucilli a chiedere l’archiviazione del caso. La stessa pubblica accusa che ieri ha invece chiesto la condanna a 2 anni e 8 mesi. Per il finanziere si sono poi aperte le porte del processo pubblico dopo che il Gip Antonella Marrone aveva disposto l’imputazione coatta, anche a seguito dell’opposizione dell’avvocato Versace (in foto in basso), la quale aveva prodotto dei tabulati telefonici e alcuni sms che confermerebbero i diversi contatti tra il finanziere e l’idraulico ci siano stati diversi contatti. In particolare sms in cui le parti si accordavano per i lavori. 

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