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Cronaca

Conerobus vuole subappaltare i km dal deposito di Filottrano. I sindacati: «Non lo permetteremo mai»

L’azienda di trasporto pubblico locale, partecipata al 51% dal Comune di Ancona, ha comunicato alle organizzazioni dei lavoratori l’intento di cedere a terzi i km dal deposito di Filottrano. Immediata la levata di scudi dei sindacati

ANCONA - Il braccio di ferro tra sindacati del Tpl e Conerobus è appena cominciato. Da un lato l’azienda che ha comunicato l’intento di subappaltare parte del servizio. Dall’altra i lavoratori che si oppongono alla decisione. I sindacati scendono sul piede di guerra: «non lo permetteremo mai» assicura Augusto Serrani, delegato Conerobus e coordinatore territoriale Fit-Cisl. La decisione del Cda della partecipata del Comune di Ancona, di dare in gestione i km dal deposito di Filottrano impensierisce i dipendenti. «Se si dà il via a questo processo - spiega Serrani - non è altro che l’inizio dello smembramento dell’azienda». 

Cosa cambia

In pratica con il subappalto gli autisti verrebbero distribuiti nei posti vacanti dell’azienda Conerobus, perdendo di fatto la tratta dove erano stati destinati ormai da tempo. «Si andrebbe così a sconvolgere le abitudini dei lavoratori - insiste Serrani - che si troverebbero a ricominciare daccapo». Ma il problema più grave, secondo i sindacati, sarebbe la qualità del servizio offerto dall’azienda subappaltante. Il meccanismo è piuttosto complesso: Conerobus percepisce un rimborso chilometrico dalla Regione, una parte della somma andrebbe a finire all’azienda subappaltante. A Conerobus rimarrebbe la somma restante che, seppure minore, solleverebbe la partecipata dal costo di manutenzione dei mezzi. «Per Conerobus sarebbe comunque conveniente - spiega il coordinatore territoriale Fit-Cisl -, ma ciò innescherebbe una serie di scatole cinesi che andrebbe a discapito della qualità del servizio. Perchè è chiaro che se dovessero arrivare aziende che offrono meno, per Conerobus sarebbe più conveniente subappaltare a loro il servizio. Ma il timore è sulla garanzia dello stesso livello di standard qualitativi offerti dai nostri lavoratori». Insomma, la partita è più che mai aperta. «Bisogna stoppare subito questo percorso» ribadisce perentorio Serrani. Intanto i sindacati (Cgil Filt, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna) hanno chiesto urgentemente un incontro con il sindaco Valeria Mancinelli e l’assessore con delega al trasporto pubblico locale, Ida Simonella. 

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