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Cronaca Piano / Corso Carlo Alberto

«Addio Piano, mi dedico ai miei viaggi», Lorena chiude lo storico negozio ma i vicini si preoccupano di chi verrà al suo posto

«Se dovessi riaprire il negozio lo farei in questo esatto punto»: da sessant'anni il negozio Carla Moda Bimbi è stato un punto di riferimento del quartiere. Non ha trovato nessuno che volesse fare il suo lavoro

ANCONA - Lorena Brutti saluta la sua attività dopo oltre quarant’anni. Il suo negozio "Carla Moda Bimbi" è diventato negli anni un punto di riferimento nel quartiere del Piano e per l’intera città. Il nome del negozio viene da sua zia che, sessant’anni fa, aprì l’attività per poi cederla a lei. Generazioni di bambini, poi diventati adulti, si sono abbigliati tra queste mura. «La settimana prossima chiudo definitivamente il negozio - spiega la negoziante - mi voglio dedicare ai miei viaggi, alla mia pensione e al meritato riposo. Ma certo ora il pensiero di tutti qui nella zona è di sapere chi verrà al mio posto. Non sono riuscita a trovare nessuno a cui cedere l’attività. Viviamo in un momento delicato, il commercio sta vivendo un periodo difficile e, inoltre, ci sono tanti sacrifici da fare quando si sta al pubblico. Certo, se dovessi riaprire il negozio, lo farei in questo esatto punto». 

In questa parte di Corso Carlo Alberto i negozianti si conoscono tutti e da generazioni. C’è chi, però, non nega i problemi che il quartiere sta vivendo in questo momento nonostante i controlli di polizia e carabinieri: «Ci sono delle palesi mancanze - dichiara Oretta Subissati del negozio Oggetti e desideri - trent’anni fa quando ho aperto l'attività, questa zona era un sogno. Ora è andato tutto peggiorando. Si vedono persone che, senza scarpe, dormono sulle panchine e non c’è più decoro. Siamo un corso di serie b. Anche l'illuminazione a mio avviso scarseggia». Il socio Nils Colpaert aggiunge: «Servono i controlli perché, va benissimo il quartiere multietnico, ma il rispetto del prossimo e della legge è fondamentale. Con l’ordinanza un pochino la situazione è migliorata ma per molti versi c’è ancora tanto da fare».

IMG-5292-2E mentre in pieno giorno si vede ancora qualcuno che beve dalle lattine e dai cartoni all’aria aperta, molti dei "volti noti" si sono spostati in piazzale Loreto per paura di essere multati. «Siamo passati - spiega Massimiliano Mangialardo dipendente dell’agenzia di pompe funebri Dorica Mangialardo - dai tossici agli alcolizzati, che sono anche peggio per assurdo. Vanno su di giri, discutono tra loro e poi perdono completamente la testa. Ed è così che accadono quegli episodi che si leggono sui giornali. Poco tempo fa hanno spaccato la macchina ad un ragazzo albanese. Oppure, quando usciamo o entriamo dall’agenzia, capita di vederli fare i bisogni tranquillamente all’aria aperta». 

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