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Cronaca

Truffa dei buoni vacanza "fantasma": due anconetani raggirati

Sono per ora due i casi in odore di raggiro emersi a livello locale, segnalati dall'Adiconsum e dall'avv. Ezio Gabrielli che ha anche sporto denuncia per truffa alla procura di Ancona

Citazioni a giudizio davanti al giudice di pace di Ostia per buoni vacanza 'fantasma' presi e non pagati da commercianti e liberi professionisti di Ancona. Sono per ora due i casi in odore di raggiro emersi a livello locale, segnalati dall'Adiconsum e dall'avv. Ezio Gabrielli che ha anche sporto denuncia per truffa alla procura di Ancona.

Nel primo caso, a una benzinaia di Ancona è arrivata la citazione civile per il pagamento di 392 euro. La donna, però, non ha mai ricevuto alcun buono vacanza così come un ragioniere commercialista di Ancona che è stato citato a giudizio per 242 euro sempre davanti al giudice di pace di Ostia. Il sospetto, ha spiegato l'avv. Gabrielli, è che le sedicenti ditte (una con sede a Roma, l'altra a Lecce ma che avrebbero lo stesso numero di telefono) contino sul fatto che i malcapitati saldino le richieste di pagamento (nelle citazioni c'é il riferimento alla diminuzione di spese in caso di pagamento entro 15 giorni) per evitare procedure giudiziarie più costose del conto stesso.

Il legale ha inviato diffide alle ditte senza ottenere risposta e poi ha depositato la querela alla procura della Repubblica.

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