Luce e gas alle stelle, rincari senza precedenti: «Aumentano le bollette a rate»
Luci e riscaldamento vengono razionati mentre l'auto resta in garage perché fare rifornimento costa troppo. I consigli del presidente di Estra Prometeo Marco Gnocchini
ANCONA – Far quadrare i conti con l’aumento di bollette e benzina è un'impresa. Si razionano luci e riscaldamento mentre gli elettrodomestici restano fermi. Le spese vengono pagate sempre di più a rate e l’auto resta in garage perché fare rifornimento costa troppo. Gli aumenti sono ovunque e famiglie e imprese si sono viste triplicare se non quadruplicare il costo di energia e gas rispetto ai mesi precedenti. Intanto per tamponare la situazione le realtà come Estra Prometeo cercano di venire incontro ai loro clienti ma la situazione è complessa. Il presidente di Estra Prometeo, Marco Gnocchini, spiega: «Noi siamo a contatto con il territorio, abbiamo una responsabilità sociale in quanto azienda che fornisce questi servizi e stiamo cercando di agevolare in tutti i modi i clienti ma questa è una situazione senza precedenti». Prosegue: «Da fare non c’è molto, noi compriamo il gas ad un prezzo altissimo e i margini dell’offerta sono limitati. Siamo un’azienda del territorio costantemente sotto pressione e cerchiamo di soddisfare tutte le richieste però la situazione è complicata».
E allora che consigli dare all'utenza per non essere schiacciati da scadenze e pagamenti: «Oltre alle iniziative legate alla dilazione della bolletta che è una misura che ci viene imposta dall’autorità per l’energia, ci sono delle offerte a prezzo fisso per un anno. Ora siamo in attesa di nuove misure del governo oltre a quelle già messe in campo dell’azzeramento degli oneri di sistema. Il consiglio è di fare interventi di efficientamento energetico, il cambio caldaia e la sua revisione. Cercare poi di limitare al massimo i consumi anche perché, se qui non si interviene in maniera strutturale, la situazione diventerà drammatica».
I prossimi mesi saranno complicati quindi e i rincari record delle famiglie potrebbero non arrestarsi qui. «Pensavamo – dice Gnocchini - nel secondo trimestre di vedere una discesa dei prezzi, ma con la guerra in Ucraina la situazione diventa preoccupante». Prosegue: «L’aumento era iniziato la scorsa estate da varie concause: l’aumento della domanda dei combustibili fossili dopo i lockdown e la richiesta di fonti rinnovabili che ha portato una parte del gas diretta in Europa in altri continenti. Tutto questo sommato alla crisi internazionale che ha peggiorato tutto».