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Lunedì, 29 Aprile 2024
Salute

Virus HIV, nelle Marche 43 nuove diagnosi. Dimezzate in 10 anni: «Ma spesso sono tardive»

I casi in 10 anni sono praticamente dimezzati se pensiamo che nel 2012 erano 85. I dati regionali aggiornati

ANCONA - Sono state 43 le nuove diagnosi di HIV nelle Marche nel 2022, 6 in meno rispetto al 2021. I casi in 10 anni sono praticamente dimezzati se pensiamo che nel 2012 erano 85. Il 1 dicembre è la Giornata Mondiale dell’AIDS, celebrata in tutto il mondo dal 1988. È stata la prima giornata mondiale della salute ed è divenuta una opportunità fondamentale per sensibilizzare al problema, esprimere solidarietà  alle persone affette da questa sindrome e ricordare coloro che hanno perso la vita. “Negli anni 80 era una malattia quasi sconosciuta contro la quale non si avevano armi che non fossero la prevenzione. Cancro e AIDS erano le parole più temute. Alla fine di quegli anni apparivano i primi spot del Ministero della Sanità, dai toni crudi e allarmistici. Oggi che la malattia ha superato il traguardo dei 45 anni fa meno paura ma ha ancora senso parlarne” a dirlo l’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.

L'HIV, virus dell'immunodeficienza umana, attacca e distrugge i linfociti responsabili della risposta immunitaria dell’organismo. L'Aids identifica uno stadio clinico avanzato, quando il sistema immunitario non è più in grado di difendersi neanche dai virus più banali. Anche se ormai la medicina nella cura ha fatto passi da gigante, ci sono ancora troppe diagnosi tardive che ne limitano l’efficacia. “Le nuove diagnosi avvengono per lo più in soggetti asintomatici, ma nel 30% dei casi sono tardive – ha detto l’assessore– “una diagnosi precoce è essenziale per l’attivazione tempestiva di cure efficaci, oggi in grado di ridurre al minimo il rischio di trasmissione e ritardare l’insorgenza di AIDS. Ma è importante anche entrare nelle scuole ed insegnare la prevenzione ai giovani”.

Le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2022 sono uomini nel 78,7% dei casi. L’età mediana è di 43 anni per gli uomini e 41 per le donne. L’incidenza più alta è stata osservata tra le persone di 30-39 anni e 25-29. La maggior parte delle nuove diagnosi è attribuibile a rapporti sessuali. Ad Ancona esiste un check point, un punto che offre la possibilità di effettuare i test di screening e di fare sensibilizzazione grazie alla collaborazione tra Clinica di Immunologia dell’AOU delle Marche, Comune di Ancona, Opere Caritative Francescane Odv, Freewoman Odv, Caritas di Ancona – Osimo, Anlaids Marche e Arcigay Ancona. Il comune capoluogo ha aderito a Fast-track City, una rete di città unite contro l’Aids che hanno come obiettivo di prospettiva l’azzeramento delle infezioni. Nell’ambito dell’attività è stato istituito un tavolo tematico al quale aderiscono anche Ast Ancona e Dipartimento di Prevenzione.

Dal 18 al 27 novembre anche le Marche hanno partecipato alla settimana europea del Testing non solo per l’HIV ma anche per epatiti virali e in generale infezioni sessualmente trasmissibili: sono stati offerti test gratuiti anche per gli studenti dell’Università Politecnica delle Marche. “Le aziende sanitarie in questi giorni si sono fatte inoltre promotrici di campagne informative e di ascolto” – ribadisce l’assessore Saltamartini.

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