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Martedì, 30 Aprile 2024
Salute

Case di riposo nelle Mache: costi boom, ma le tariffe sono ferme al 2014

Dal 2010 i costi del servizio alla persona sono molto maggiori di quelli a disposizione, soprattutto per quanto riguarda gli anziani non autosufficienti

Il Presidente del Consiglio regionale Dino Latini ha incontrato i rappresentanti delle Case di Riposo marchigiane. Al centro, la questione tariffe per queste strutture. Unanime la richiesta al Parlamento affinché possa essere modificato il Decreto Aiuti attraverso l’inserimento del settore sociosanitario delle medesime Case di Riposo tra i soggetti ammessi al ristoro per il caro energia. E’ stata la questione tariffe per gli ospiti delle Case di Riposo il principale oggetto dell’incontro avvenuto nella sala Ricci del Consiglio Reginale tra il Presidente del Consiglio Regionale delle Marche Dino Latini e molti rappresentanti delle stesse Case di Riposo della regione. Tali tariffe sono infatti ferme al 2014, con le Marche che si ritrovano agli ultimi posti in Italia per quanto riguarda la quota prevista dal Fondo Sanitario destinato ai servizi sociosanitari alla persona.

Dalla discussione è emerso che la tariffa deve poter essere riconsiderata alla luce delle necessità dell’ospite nell’ambito di un programma di legislatura che preveda la qualità dei servizi posta al centro del sistema di assistenza alle persone in difficoltà. Secondo quanto scaturito dal confronto occorre anche rivedere l’organizzazione del sistema territoriale affinché l’assistenza domiciliare e residenziale che vi viene prestata possa essere basata su servizi efficienti e non sovrapposti come doppioni.

Del resto dal 2010 i costi del servizio alla persona sono molto maggiori di quelli a disposizione, soprattutto per quanto riguarda gli anziani non autosufficienti e la situazione degli ultimi anni con la pandemia dovuta al covid e il caro bollette ha visto i costi dilatarsi enormemente. Le richieste dei rappresentanti delle Case di riposo sono state avanzate senza alcuna polemica nei confronti della Giunta regionale ma per fare inserire, tra le priorità da affrontare, anche quella relativa al riordino del contributo che la Regione deve sostenere per le strutture socio-sanitarie. Molta attenzione è stata poi riservata sia all’auspicata posticipazione del termine di accreditamento (se così non fosse molte case di riposo verranno escluse) sia all’applicazione delle tariffe rivalutate secondo gli indici Istat. Infine si è discusso anche del futuro delle Case di risposo non convenzionate dopo l’aprile 2018.
 

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