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Villa Serena, 4 condanne per il fallimento Salus: anche l'amministratore unico

Il Gup ha dichiarato colpevoli l'amministratore unico prima del crac, l'ex presidente del collegio sindacale in carica fino al 2011 e due ex sindaci. Assolto l'amministratore delegato

Arrivano le prime condanne per il fallimento della Salus Srl, la società che tempo fa era proprietaria della struttura dove si trova la casa di cura Villa Serena di Jesi. Era il 16 luglio 2015 quando dichiarò il fallimento e così gli ex amministratori erano finiti a processo per un dissesto quantificato in circa 7 milioni di euro. Cinque degli otto imputati hanno scelto di procedere con rito abbreviato. Tra loro i membri del collegio sindacale e l’amministratore unico della società prima del crac. 

La pena più dura è stata inflitta dal Gup Sonia Piermartini all’ex amministratore unico in carica dal 2013. Per lui 1 anno e 4 mesi di reclusione, pena sospesa, per bancarotta distrattiva. Inoltre dovrà risarcire il curatore fallimentare, costituitosi parte civile con l’avvocato Jacopo Saccomani, per quasi 678mila euro. Secondo il pm sarebbe questa la cifra dei canoni d'affitto non riscossi a Villa Serena nei due anni antecedenti il fallimento. Per due sindaci revisori e il presidente del collegio sindacale (in carica fino al 2011), il giudice ha inflitto una condanna a quattro mesi, pena sospesa, per bancarotta semplice. Assolti, invece, dall’accusa di concorso in falso in bilancio. Stando alla Procura avrebbero omesso di esercitare i loro compiti di vigilanza sulla precaria situazione patrimoniale della società, aggravandone così il dissesto. Pienamente assolto l’amministratore delegato dall’accusa di falso in bilancio perché il fatto non costituisce reato. E’ stato in carica per pochi mesi nel 2015 e consigliere per tre anni. Reati ascritti per l’ex presidente del Consiglio di amministrazione della Salus Srl in periodi differenti tra il 2002 e il 2013. L’uomo, che ha ricoperto anche il ruolo di consigliere e vicepresidente della società, è deceduto. Infine sono due ex amministratori ancora sotto accusa, rinviati a giudizio a giugno: un 61enne jesino, presidente del Cda dal 2005 al 2013 che ha rivestito anche il ruolo di consigliere, e un 72enne di Loreto, consigliere e amministratore delegato dal 2005 al 2008. Entrambi andranno a processo per ricorso abusivo al credito. Per l'accusa i due avrebbero dissimulato alle banche lo stato di insolvenza della Salus. Il 61enne andrà a processo anche per falso in bilancio e bancarotta semplice.

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