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Università per la Pace: «Inviare le armi è un errore, l'Italia ripudia la guerra»

La presa di posizione arriva dopo l'appello alle istituzioni nazionali e regionali

L’Università per la Pace esprime la sua contrarietà alla decisione del Governo italiano di inviare armi in Ucraina. «La presa di posizione - si legge nella nota - arriva dopo l’appello per fermare il conflitto inviato nei giorni scorsi ai Presidenti del Consiglio, Mario Draghi, di Giunta e Consiglio, Francesco Acquaroli e Dino Latini, e ai sindaci delle Marche». 

Secondo l’associazione presieduta da Mario Busti l’invio di armi significherebbe un «pericoloso coinvolgimento e sostegno all'escalation del conflitto». Di qui la richiesta di «una forte ed autorevole azione diplomatica finalizzata a far cessare immediatamente il fuoco, proteggere i civili, ritirare le truppe russe, ripristinare il diritto internazionale, favorire i canali del dialogo in accordo con l'articolo 11 della nostra Costituzione che recita ‘L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali’».

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