La richiesta di Ugl: «Il green pass non pesi sulle casse dei lavoratori»
Il 15 ottobre, giorno in cui entrerà in vigore l'obbligo di green pass per lavoratori pubblici e privati, il sindacato Ugl protesterà davanti a Roma
«Se il green pass è possibile ottenerlo con un tampone salivare o test molecolare, siamo sicuri che il costo di questi dispositivi siano a carico dei lavoratori?». Questa la domanda che si pone l'Ugl (organizzazione sindacale polizia e funzionli locali marche) in una lettera indirizzata al sindaco di Falconara, all'assessore alla sanità e al Prefetto.
«Per l’Ugl - prosegue la nota - gli oneri degli strumenti cautelari di sicurezza ed igiene sul posto di lavoro, non devono assolutamente ricadere sul lavoratore. Infatti , sembrerebbe che secondo l’art. 32 del Decreto Sostegni bis, tali dispositivi (tamponi salivari o test molecolari) verrebbero accomunati ai DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) che per legge , D Lgs 81/08 sono a carico del Datore di Lavoro. Il Green pass, essendo un trattamento sanitario imposto, pena l’impossibilità di recarsi sul posto di lavoro a far data 15/10, nel caso di specie presso il Comune di Falconara, di fatto nulla è di diverso da quello che potrebbe essere, l’adozione di un dispositivo di sicurezza individuale, cha va dallo scarpone di antinfortunistica, al casco di protezione ecc. Il DL 127, ha voluto precisare che “l’impiego delle certificazioni verdi”, non determina nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, ed è qui che l’Ugl Polizia e Funzioni Locali Marche entra in gioco. Alla luce di quanto sopra detto, chiediamo che da giorno 15 ottobre, il Comune di Falconara ma, anche di concerto con la Regione nella persona dell’Assessore alla Sanità e Polizia Locale Marche, si facciano carico degli oneri relativi ai dispositivi previsti per dare serenità e tutele ai lavoratori. A testimoniare quanto sopra richiesto, l’Ugl ha organizzato una manifestazione il 13 Ottobre a Roma in Piazza SS Apostoli».