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Accorsi bomber solitario nel piccolo stadio del Pergolesi: il calcio si fa teatro in Azul

La passione di quattro amici per la squadra del cuore al centro dello spettacolo di ieri sera a Jesi. Tuttavia la squadra stenta a giocare e si affida al solo fuoriclasse bolognese

JESI - Stefano Accorsi è davvero un grande attore. Sbraccia, racconta, fa girare l’azione ed è grazie a lui se lo spettacolo teatrale di ieri al teatro Pergolesi di Jesi resta in piedi fino alla fine. Tra gli applausi come in un piccolo stadio anche se, uscendo, si resta con quella sensazione di insoddisfazione che lo stesso protagonista ci descrive dopo un pareggio della propria squadra del cuore. Perché la sconfitta non è contemplata “Azul: gioia, furia, fede y eterno amor”, scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca con Accorsi, appunto, Luciano Scarpa, Sasà Piedepalumbo e Luigi Sigillo. Una storia di amicizia, di febbre per il gioco del pallone ambientato a Montevideo dove i quattro si raccontano e le loro vite si intrecciano attorno alla passione comune per il Nacional, la squadra cittadina: le partite vinte o perse, i rigori che diventano metafora dei momenti decisivi della vita, le rivalità del derby con il Peñarol. Il tutto in 90’, circa – giustamente – tra fantasia, sogni, umanità, nostalgia e qualche rammarico. Bello? Volendo prendere a prestito la metafora calcistica la sensazione è che il fuoriclasse Accorsi da solo non riesca a far decollare il gioco come quei bomber di razza che vincono la classifica cannonieri mentre la squadra lotta per la salvezza. La manovra non è sempre fluida e il match, dal via fino al triplice fischio, procede altalenante. Alla fine però un punto lo si porta a casa. Già, il pareggio. Il risultato che non si sa mai come interpretare: è un punto guadagnato o due persi? Ci sarà tempo per ragionarci sopra. A caldo, appena finite le ostilità, si applaude perché comunque la squadra ha sudato la maglia e un po' di passione è riuscita a trasmetterla. Azul sarà stasera e domani, 26 e 27 febbraio, al Teatro dell’Aquila di Fermo prima di lasciare le Marche e continuare il tour. Intanto la stagione jesina – prosa stavolta – prosegue. Il tempo per Accorsi e company di salutare Jesi dal Gattomatto e subito ci si prepara all’arrivo di Tosca D’Aquino per Fiori d’acciaio, il 26 e 27 marzo sempre al Pergolesi.

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