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Sanità, i sindacati insorgono: «Medici allo stremo, confronto non fumo negli occhi»

Una nota polemica della federazione regionale Cimo-Fesmed a proposito dell'introduzione di nuovi medici "per sole due settimane"

La segreteria regionale della Federazione Cimo/Fesmed (sindacato dei medici dirigenti) ha inviato una nota polemica sul tema del personale nell'ospedale di Senigalla e sulle relative assunzioni. Si riporta la nota qui di seguito. «La Direzione dell’Area Vasta 2  - si legge - prova a salvare la faccia per la disastrosa gestione dell’Ospedale di Senigallia, ora di nuovo alla ribalta per la problematica, questa volta, del Pronto Soccorso: il 16 febbraio la Direzione di Av2 comunica a mezzo stampa che nei prossimi giorni 4 medici della Marina Militare affiancheranno i medici del Pronto Soccorso di Senigallia. Precisando però "per 2 settimane". Nel frattempo i medici di ben 7 reparti continuano a ricevere ordini di servizio per svolgere a rotazione turni notturni in Pronto soccorso dove sono rimasti appena 5  medici ridotti allo stremo».

Ancora si legge nel comunicato del sindacato: «Tutto questo per evitare di assumere medici a Senigallia. Perché il vero nodo è quello delle assunzioni. Se non si trovano medici per il Pronto Soccorso, allora bisogna ripristinare in primo luogo l'organico degli altri reparti per consentire di supportare al meglio il Pronto Soccorso, senza creare disagi agli altri reparti, molti dei quali sono da tempo in affanno. Poi è necessario ristrutturare il Pronto Soccorso con un progetto di lungo termine. Ma siamo sicuri che si voglia realmente investire sull’ospedale senigalliese? Non si trovano medici per il Pronto Soccorso? Può darsi. E’ una problematica sanitaria nazionale. Ma quando arriverà il ripristino degli organici “a norma” della Chirurgia Generale, della Medicina, della Nefrologia, dell’Ortopedia, della Radiologia, dell’Oncologia, dell’Otorinolaringoiatria, dell’Oculistica, della Neurologia, della Gastroenterologia, della Cardiologia,  evitando peraltro di ricorrere ai concorsi a tempo determinato? Quando la nomina dei responsabili delle strutture (ex Uoc) soppresse da quasi 5 anni e ridotte sulla carta a meri “servizi”, propaggini periferiche senza alcuna autonomia decisionale, demandata a Jesi o Fabriano? E quando la Direzione dell’Area Vasta 2 si deciderà finalmente ad avviare un confronto con i rappresentanti sindacali dei medici per condividere le soluzioni da adottare con chi sta permettendo all’ospedale di continuare a funzionare, seppure con grande fatica e nonostante tutto? I medici e i cittadini del territorio senigalliese meritano davvero di essere trattati così?». 

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