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Protesi unica al mondo su paziente 11enne, il chirurgo: «Non vedeva l'ora di operarsi»

Ora il giovane paziente ha un volto simmetrico. Il medico che lo ha operato, il chirurgo Paolo Balercia, racconta il suo entusiasmo prima di entrare in sala operatoria e la sua felicità dopo essersi visto allo specchio

E' stato dimesso il ragazzo di 12 anni che la scorsa settimana si era sottoposto all'operazione di impianto della pionestica protesi mandibolare che gli ha donato un volto nuovo e simmetrico. La protesi in questione è l'unico esempio al mondo di device che cresce insieme al paziente. «Lui sta bene - spiega il primario dell'Unità Operativa di chirurgia Maxillofacciale di Ancona, il chirurgo Paolo Balercia -  ora seguiremo il paziente in via ambulatoriale e andremo avanti piano piano con dei controlli periodici, con particolare attenzione ai picchi di crescita della pubertà».

La protesi unica al mondo

L’idea è del chirurgo maxillo facciale Giuseppe Consorti, che ha pensato ad una protesi biotecnologica in grado di “crescere” insieme al paziente. L'intervento, durato circa 4 ore, era il sogno da raggiungere di questo giovane che alla tenera età di 5 anni si è dovuto sottoporre ad un intervento di asportazione di un tumore benigno alla mandibila che lo aveva lasciato drammaticamente sfigurato. Pian piano, crescendo, quel volto lo aveva portato all'isolamento per paura dei giudizi dei compagni. L'operazione per lui era un modo per avere una vita completamente normale: «Prima di entrare in sala operatoria era felicissimo - prosegue il medico - scherzava con gli anestesisti del Salesi, non vedeva l'ora di entrare, era sereno. Inoltre quando l'operazione è finita lui ha chiesto subito ai genitori di farsi fare una foto per vedersi. Anche per la famiglia è stata un'emozione molto forte. Il suo volto si trasformerà e potrà tornare finalmente ad avere la vita in socialità che tanto sognava».

La genalità e la difficoltà di questo caso è stata quella di studiare il vettore di crescita. Questa protesi cresce come una curva, da dietro a davanti e dall'alto verso il basso, ed è un sistema che viene attivato a tempi prestabiliti per far in modo che segua la crescita naturale del corpo. Dunque una protesi dinamica a tutti gli effetti. In sostanza per eseguire questa operazione i medici hanno aperto il foro già presente dalla precedente operazione passando dal collo fino ad arrivare al punto dove solitamente è allocata la mandibola, poi si è eliminata la costola che aveva precedentemente impiantantata al posto dell'osso originario e si è andati ad inserire la protesi. «L'altra particolarità - prosegue Balercia - è relativa alla ricostruzione dell'articolazione. Il ragazzo, infatti, non l'aveva mai sviluppata e dunque in corrispondeva della base del cranio c'era un'articolazione piatta. Per far questo ci siamo basati sulla pregressa esperienza in oncologia che per noi è una pratica quotidiana». Quando avrà 18 anni, poi, e la crescita sarà assestata, il giovane paziente potrà sottoporsi all'ultimo intervento definitivo: «Sarà in microchirurgia - prosegue il medico -  in pratica si andrà a prelevare il perone con l'arteria e la vena per andarlo ad innestare al posto della mandibola così da poter mettere denti, impianti e tutto quello che serve per vivere una vita completamente regolare». 

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