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Ex Busco-Comune, ordinanze al vaglio: braccio di ferro dal Tar

Due le posizioni al vaglio dei giudici amministrativi, la prima sentenza è prevista nell'arco di qualche settimana

ANCONA - Ex-Busco e Comune, braccio di ferro davanti al Tar. Due le posizioni al vaglio dei giudici amministrativi, emerse nel consiglio comunale di oggi con l’interrogazione al sindaco da parte di Stefano Tombolini (60100). «Vox populi parla di richieste di risarcimento per 17 o 18 milioni di euro» ha detto il consigliere. 

Ordinanze comunali al vaglio 

La questione è divisa in due filoni distinti. Il primo, per il quale la sentenza è già attesa nell’arco di qualche settimana dopo l'ultima udienza del 15 dicembre, riguarda un ricorso presentato nel 2015 da Roberto Busco per presunti danni derivati in seguito a delle ordinanze emesse dal Comune nel 2012. Queste riguardavano la realizzazione di un immobile nell’area di proprietà Busco alla Baraccola adibito a centro commerciale. Gli uffici del Comune, avevano detto “no” a quel tipo di classificazione negando l’autorizzazione. Il secondo filone ha un iter che si è appena aperto. Riguarda anche in questo caso una richiesta presentata da Busco per la stessa vicenda, ma relativo a un secondo gruppo di ordinanze, in questo caso riferite ai requisiti di sicurezza e agibilità, ritenuti inesistenti dal Comune dopo le valutazioni della squadra edilizia della polizia locale. 

«L’area è chiusa da diversi anni e versa in condizioni indecorose- ha replicato Tombolini- mi chiedo se è possibile riflettere su un’ordinanza che ristabilisca le condizioni minime di decoro o se c’è possibilità di darla a qualcun altro».


 

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