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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Giovani e lavoro, è un successo il convegno CNA sul cambio generazionale

Sul tema delle nuove transizioni sostenibili si è svolto nei giorni scorsi un importante convegno organizzato da CNA rivolto a giovani ed imprese

È stato lanciato ufficialmente giovedì pomeriggio, durante il convegno organizzato da CNA Industria Ancona con il sostegno del confidi Unico, la nuova edizione del progetto “#impresafutura, è già tempo di gestire il passaggio generazionale d’impresa”,  che affronta in modo sistemico un tema che coinvolge un gran numero di imprese, quello della transizione di impresa di generazione in generazione. A contestualizzare l'incontro sono stati i dati presentati da Marco Marcatili, del centro studi economici Nomisma di Bologna, i quali evidenziano come in Italia le imprese guidate da un leader ultra-settantenne siano il 63% del totale, il 68% degli imprenditori intende lasciare l’azienda ad un familiare, ma il 20% dei figli non vede il proprio futuro nell’ambito dell’impresa familiare.

«Questo è il tema vero - ha spiegato Massimiliano Santini, direttore CNA Ancona - avvicinare i due mondi, sanare questo mismatch e agevolare questi passaggi fatti di consapevolezza e accompagnamento. Dobbiamo ricostruire la voglia di intraprendere e di mettersi in gioco dei figli, nell’ambito di un contesto imprenditoriale favorevole e contagiare gli ambienti imprenditoriali proponendo casi di successo che possono fungere da spunto per il percorso di ciascuno. Da sempre – continua Santini – la CNA mette intorno ad un tavolo competenza ed esperienza perché è nostro dovere dare una risposta a questa esigenza delle nostre imprese». Ad aiutare i presenti a comprendere meglio il fenomeno, Massimiliano Colombi, sociologo dell’università del Sacro Cuore, ha posto l’attenzione su alcuni aspetti: le transizioni sono sostenibili solo se c’è simultaneità tra i passaggi per la famiglia – proprietà, per l’organizzazione e per la governance, che pone il problema della costruzione delle prime linee attraverso un sistema di deleghe che nell’imprenditore titolare unico non c’era.

«Oggi si propongono modelli standard che dovrebbero essere validi per tutti – ha sottolineato Colombi -, ma l’esperienza ci dice che ciascuna organizzazione è unica e richiede un lavoro sartoriale in cui sono necessarie due capacità: tenere un certo grado di incertezza e saper leggere i processi mentre questi accadono. Serve un approccio dinamico e di prossimità, senza far conto sui consulenti superstar che ci hanno imbrogliato per anni, perché i veri protagonisti di questi processi sono le persone con i loro limiti e le loro capacità». Concetti e numeri che hanno poi trovato concretezza nei tre casi studio protagonisti della serata Paradisi di Jesi, Box Marche di Corinaldo e Mobitaly di Camerano. Ad inizio 2022 il progetto proseguirà con un percorso di accompagnamento formativo nell'abitò del nuovo ciclo di “Abìlita 2022”, proprio dentro queste tre realtà aziendali del territorio.

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