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Bollani e i suoi incantano la piazza: un viaggio improvvisato tra alieni e Flinstones

Il XXI Festival Pergolesi Spontini si apre con i talenti di Bollani, Evangelista e Guerra. Due ore di improvvisazione per un incontro artistico che ipnotizza la rinnovata piazza Federico II di Jesi

Divertimento, improvvisazione e alchimia: si può riassumere così il magnetico concerto di Stefano Bollani che ieri ha aperto il XXI festival Pergolesi Spontini nella rinnovata piazza Federico II di Jesi, incantando per due ore il pubblico (opportunamente distanziato). Ad accompagnare Bollani nella performance il suo inseparabile pianoforte ma anche due grandi musicisti: il contrabbassista Gabriele Evangelista, senese 33enne già noto nei più importanti jazz club del mondo e il batterista Bernardo Guerra, anche lui classe 1988, fiorentino, con alle spalle collaborazioni importanti del panorama jazz nazionale e internazionale. 

Un live all'insegna di brani inediti e di sorprese: «La maggior parte di quello che suoniamo stasera - ha detto Bollani sul palco - è improvvisato. I nostri spartiti sono scarni e le melodie inedite, quindi non le troverete in nessun disco». Ad insaporire questo viaggio musicale la sempre cara ironia che accompagna il compositore nei suoi voli pindarici musicali. «Un viaggio che abbraccia la musica tutta - si legge nella nota di presentazione del concerto - che non conosce generi e sovrastrutture, in cui i tre strumenti si uniscono per creare ogni sera un mondo musicale nuovo e straordinario».IMG-1123-2

A sorpresa Bollani canta e incanta con il suo brano «Arrivano gli alieni» e poi ancora emozioni con i due brani composti per il film della Rai "Carosello Carosone" per la regia di Lucio Pellegrini, dedicata alla vita del grande Renato Carosone «Il mio preferito - dice Bollani - quando ero piccolo gli inviai delle cassette in cui cantavo i suoi brani in napoletano con una vocina flebile. Lui mi consigliò di studiare jazz, mi disse che era la base di tutto. E io così feci. Iniziai ad approfondire e a scoprire questo mondo magico. Ho avuto l'onore di lavorare alle colonne sonore del film che racconta la sua storia umana e artistica e sono qui a farvele ascoltare». Lo show si è chiuso con il ritorno in scena di Evangelista e Guerra e con l'esecuzione di Meet The Flinstones. Una chiosa perfetta per un appuntamento unico che si è chiuso tra uno scroscio di applausi. 

Distanziamento e green pass 

Nella piazza jesina blindata si accedeva solo previo controllo del lascia passare verde da parte della polizia e del personale addetto (il concerto era sold out da settimane). Il pubblico successivamente veniva dirottato tra tribuna e parterre a seconda del biglietto acqusitato. Erano disponibili 350 posti distanziati mentre in condizioni normali la piazza ne ospiterebbe oltre mille.

Questa sera si ripete con Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura. Il trombettista sardo e il bandoneonista marchigiano saranno protagonisti di uno dialogo in musica nel segno degli strumenti ad aria e di un lirismo dagli aromi mediterranei. 

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