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Sughero, le opere di Alessandro che sanno emozionare: «Riciclo e animo la creatività»

L’anconetano Alessandro Bracciatelli ha sfidato la sua creatività realizzando “sculture” di sughero che stanno conquistando tutti

E’ nato puramente come un hobby ma le sue opere con il sughero stanno conquistando tutti. E soprattutto, sanno emozionare. L’autore è Alessandro Bracciatelli, classe ’88, operatore nel settore Horeca (settore dell’industria alberghiera) e appassionato del mondo del vino. In passato anche calciatore a buoni livelli in Eccellenza e Promozione. Una passione, quella dei “tappi”, che si coniuga con l’obiettivo di un riciclo ecosostenibile all’insegna, naturalmente, della creatività:

«Lavorando nel mondo Horeca e stando a contatto con i colleghi professionisti della ristorazione, in particolare i Sommelier, mi sono appassionato con il tempo al mondo del vino. Con il vino, sono arrivati i tappi in sughero. Il tappo ha un suo fascino, oltre che una funzionalità, e questo rituale del “buttarlo via” non mi è mai piaciuto. La sfida è sempre stata quella di dargli una nuova vita, riciclandoli. Tra le altre cose per ottenere dei tappi in sughero bisogna attendere diverso tempo dalla pianta e sul mercato non sempre riesce facile. Sintetizzando i concetti, questa passione delle opere passa attraverso un riciclo ecosostenibile».

E se in futuro dovesse diventare qualcosa di più di una semplice passione? «Mai dire mai. Per ora, nel mio piccolo, sono contento di contribuire alla rinascita di materiale spesso considerato di scarto e proseguirò con questo spirito. Molti ristoranti, enoteche, winebar si sono mostrati sensibili a queste creazioni e invece di cestinare tappi li conservano facendo uno “sforzo” in questa direzione». Scendendo, in conclusione, nel dettaglio delle sue sculture le ispirazioni sono le più varie:

«Creo partendo dal presupposto del “qualsiasi cosa di cui ho bisogno” cercando di capire se è potenzialmente realizzabile. Ci sono tante persone e realtà aziendali che restano meravigliate e mostrano interesse nell’avere un qualcosa all’interno delle proprie case o dei propri locali che possa dare un tocco di diversità. Una diversità che comunichi un messaggio di riciclo ecosostenibile che è la missione dalla quale tutto è partito».

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