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Venerdì, 26 Aprile 2024
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L’antico che incontra il moderno, “Terra Sacra” lancia Ancona e la Mole

E’ partito il progetto-mostra destinato a recuperare le opere antiche restaurate dopo il sisma del 2016 e farle dialogare con l’arte contemporanea

Far dialogare le opere antiche, recuperate e restaurate dopo il sisma che nel 2016 ha colpito le Marche e il centro Italia, con l’arte contemporanea creando un miscuglio di emozioni e sensazioni esaltate dalla splendida location della Mole Vanvitelliana. E’ partito ufficialmente il progetto-mostra “Terra Sacra” voluto da Flavio Arensi con l’aiuto del Comune di Ancona e del Museo Tattile Statale Omero. Grazie al Fondo Mole Vanvitelliana hanno collaborato la Soprintendenza delle Marche, la Regione Marche, la Fondazione Cariverona e il patrocinio di Anci. Centoventi lavori, alcuni site specific, di ben trentacinque autori diversi come Gina Pane, Quayola, Titina Maselli, Leonardo Cremonini, Gregorio Botta, Flavio Favelli, Salvo, Zerocalcare giusto per citarne alcuni.

 Presentazione 2-2-2

Dal 27 novembre all’8 maggio (mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 19, lunedì e martedì chiuso) la Mole sarà il centro di questo progetto incentrato anche sul rapporto natura-uomo, suddiviso in pittura, antropologia dello spazio, luoghi degli altri, la casa e i senzatetto, paesaggio interiore e paesaggio esteriore:

«Terra Sacra non ha intenzione di confrontarsi con i fatti materiali, con le perdite e i crolli del terremoto, con il lutto o la paura in senso stratto – ha spiegato Arensi – Si tratta, invece, di un recupero e di una restituzione alla vita». Alla presentazione, in rappresentanza del Comune di Ancona erano presenti il sindaco Valeria Mancinelli e l’assessore alla Cultura Paolo Marasca: «Sottolineo la tenacia con la quale abbiamo voluto sposare un progetto possibile e necessario – ha confessato il primo cittadino anconetano – Questa mostra mi ha sempre suscitato empatia, le sue opere sono manifestazione di territorio, ambiente, dialogano tra loro e suscitano emozioni. Bello pensare che l’intera comunità possa vivere eventi del genere che per realizzarli necessitano di fatica e impegno. Ancona ha vinto la sua sfida e sarà empaticamente in rapporto con gli ottantatré comuni devastati dal sisma continuandone ad essere un riferimento. Grazie a chi ha reso possibile tutto questo».

 Mostra 3-2-2

A farle eco lo stesso Marasca: «Questo spazio mirerà a diventare per sempre uno spazio calmo per le opere e un centro di restauro. La Mole vuole crescere nel contemporaneo mettendosi a disposizione delle opere antiche. Il fatto che questa mostra possa aprire al pubblico è un segnale importante, chi la visiterà si sentirà meno solo. Grazie a tutti coloro ci hanno permesso l’inaugurazione in un momento così delicato». La chiosa di Aldo Grassini, direttore del Museo Omero: «Abbiamo allestito percorsi belli ed opere di un certo livello. Vogliamo vincere questa sfida, speriamo che il risultato sia buono».

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