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Vigor Senigallia: perchè questo derby è il segnale del decollo

Il successo del "Bianchelli", contro una Jesina protagonista di un'ottima prestazione, ha assunto di contorni di esame di maturità, superato a pieni voti. Ed i dieci punti di vantaggio in classifica legittimano i sogni di gloria

Il successo interno con la Jesina può, concretamente, costituire per la Vigor il punto di svolta di un campionato che ha visto fino a questo momento la formazione di Clementi stazionare con merito al vertice della graduatoria. Quello del “Bianchelli” assumeva i contorni di match spartiacque, di prova di maturità per una formazione ancora a quota zero sconfitte in Eccellenza: un esame superato a pieni voti, quindi, non solo dalla squadra ma anche dal pubblico, che ha affollato le tribune del “Bianchelli” ed ha dimostrato una volta di più quel calore e quella vicinanza ad una formazione che sta meritando, a pieno titolo, il ruolo di leader nella massima espressione del calcio dilettantistico regionale.

Nel dopo partita, il tecnico Aldo Clementi ha sottolineato di nuovo le qualità della Vigor: la capacità di soffrire, denotata anche nelle gare riacciuffate nelle battute conclusive degli incontri che hanno contributo a tenere immacolato il record di imbattibilità, ma anche la continuità di rendimento che solo la formazione senigalliese ha saputo mantenere. Al di là delle avversarie, del Covid, e delle criticità emerse superate con la forza del gruppo, con l’unità di intenti, con la caparbietà. Il tutto escludendo per un attimo la variabile qualità di gioco, aspetto che nel derby del “Bianchelli” ha messo in evidenza come la Jesina, squadra giovane e ben allenata, non abbia nulla a che invidiare alle realtà che lottano per un posto nei quartieri alti della graduatoria. Non è un caso che il tecnico della Vigor l’abbia indicata come la migliore formazione vista all’opera: volume di gioco, personalità e idee non difettano di certo all’undici di Strappini, a cui forse manca a volte un po’ di lucidità nel concretizzare ed anche qualche punto perso per strada, soprattutto nei quindici minuti conclusivi che spesso sono coincisi con qualche sbavatura e leggerezza difensiva pagate a caro prezzo nell’economia del risultato finale.

Lo sguardo, di Vigor e Jesina, ora è nuovamente volto in avanti. Per la squadra di Clementi l’occhio si va a posare soprattutto sulla “doppietta” proposta dal calendario a metà del prossimo mese: trasferta sul campo dell’Azzurra Colli e sfida al “Bianchelli” contro la Forsempronese, due scontri diretti che potrebbero anche certificare l’irreversibilità della tendenza presa dalla lotta per il primo posto. Nella logica, sacrosanta, che impone di pensare sempre una gara alla volta, l’errore imperdonabile sarebbe quindi quello di sentirsi al sicuro, di stilare tabelle e guardare ai dieci punti di vantaggio accumulati nei confronti della prima inseguitrice – appunto, il Fossombrone - come tesoretto sufficiente per alzare il piede dal gas e gestire tale margine. E mentre il Porto Sant’Elpidio, che curiosamente incrocerà Colli e Forsempronese nei prossimi due turni, si potrebbe rivelare alleato prezioso per zavorrare la rincorsa delle pretendenti al titolo prima degli scontri diretti, in casa Vigor sarà fondamentale mantenere alta la concentrazione. Lo impone un torneo che non lascia spazio a tentennamenti, lo vuole un pubblico che ha dimostrato di valere un palcoscenico più prestigioso. La cui sagoma, già a febbraio, sembra già intravedersi all’orizzonte ed assumere contorni definiti.

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