Il quartiere dimenticato anche dalle promesse elettorali
ANCONA - Via Gioberti è un lungo rettilineo all'uscita dell'asse. Uno degli snodi principali del capoluogo che gli anconetani (e non) utilizzano per raggiungere le spiagge di Portonovo o Mezzavalle. Un nostro lettore ha voluto condividere le sue perplessità riguardo i problemi di viabilità ed i disagi per i residenti del quartiere.
"Si parla sempre di Portonovo e di come gestire il flusso di macchine e moto che dall’inizio della primavera inizia ad essere uno dei problemi della viabilità. Ma come spesso accade tutti si ritrovano a voler curare il cuore e nessuno le arterie. Il lungo rettilineo di via Gioberti all’uscita dell’asse è lo snodo principale dove passano tutte la macchine, le moto e le bici per andare a Portonovo o Mezzavalle e lo sanno bene i residenti del quartiere che (già della scorse festività) in tutti i weekend d’estate nelle ore di punta passano interi minuti prima di poter attraversare la strada in questione, la strada che ovviamente è una dei pochi rettilinei di Ancona a non avere un solo dosso (basta affacciarsi nel quartiere Brecce Bianche ed uscire da questa zona che viene considerata “popolare” per vedere come viene gestita diversamente la situazione legata agli attraversamenti pedonali) Il rettilineo di via Gioberti é quello dove le strisce pedonali sono praticamente invisibili come ad esempio davanti alla “Chiesa del Pozzetto” dove per attraversare la strada è necessario prima un segno della croce visto che le macchine non si vedono arrivare essendo presente un discreta salita sulla strada, e ancora una volta é emblematica la differenza dell’isola pedonale che è stata creata da più di 10 anni davanti alla Chiesa del Sacro Cuore sempre a Brecce Bianche.
Il rettilineo di via Gioberti è l’unico ad Ancona riservato nel senso opposto ai soli bus, ma ovviamente la striscia gialla è ormai sparita e vedere sorpassi che fanno impallidire il limite di 50 è ormai la prassi. A tutto questo si aggiunge un grosso divieto d’accesso che almeno un centinaio di macchine al giorno non rispettano mettendo a rischio chi attraversa. È sufficiente parlare con qualcuno nel quartiere per farsi raccontare incidenti già avvenuti in passato, ma ovviamente più di cento macchine che imboccano contromano una strada non sono una cosa su cui intervenire anche se basterebbero 3 o 4 dissuasori stradali in plastica per risolvere un problema piú volte e da piú anni segnalato dai residenti. Che sia un arteria popolare di cui interessa a nessuno lo dimostra il fatto che i lavori stradali che hanno interessato Ancona in questi mesi in questo quartiere non sono passati nemmeno per sbaglio e che l’asfalto inizia ad essere nuovo non appena si imbocca la strada per Porto-Novo, se si scende verso piazza Ugo basso la situazione resta la stessa. Su questo quartiere le promesse elettorali, sia da destra che da sinistra non sono state nemmeno fatte e quindi cosa ci si potrebbe aspettare per i prossimi anni? Potete fare un salto in via Gioberti, contare quante macchine entrano in contromano, in quante invadono la corsia l’autobus o aspettare le funzioni parrocchiali per vedere con i vostri occhi quanto sia difficile attraversare per gli anziani che aspettano minuti che qualcuno si fermi per farli passare ma la cosa più rappresentativa é un tronco d’albero caduto su una panchina più di 4 mesi (fortunatamente non c’era nessuno sotto) che è rimasto lì, ad ingiallire, a far capire ancora una volta a chiunque del quartiere si vada a fare una passeggiata di quanta disparità sociale esiste ancora tra la città e il quartiere popolare. Eppure i residenti di questa arteria popolare pagano i tributi comunali allo stesso modo di tutti gli altri quartieri".