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Salute

Payback Dispositivi Medici: ufficiale la proroga dei pagamenti al 30 ottobre

La misura è stata inserita nel cosiddetto ‘Dl Caldo’ approvato lo scorso 26 luglio dal Consiglio dei Ministri

ANCONA – E’ arrivata la tanto attesa proroga dei termini per il pagamento degli importi dovuti dalle aziende fornitrici di dispositivi medici al Servizio Sanitario Nazionale. Il termine per il versamento degli importi dovuti a titolo di payback dalle aziende è stato proroga dal 31 luglio 2023 al 30 ottobre 2023. La misura è stata inserita nel cosiddetto ‘Dl Caldo’ approvato lo scorso 26 luglio dal Consiglio dei Ministri. Questa problematica intacca molte micro, piccole e medie imprese marchigiane la cui sopravvivenza è messa a serio rischio dalla norma, con pesanti ripercussioni anche sul piano occupazionale.

L’Associazione Fornitori Ospedalieri della Regione Marche (AFORM), associazione aderente a Confcommercio Marche, si è da subito adoperata sviluppando incontri, confronti con i vertici e gli uffici regionali e nazionali, al fine di pervenire ad una soluzione definitiva che scongiuri il fallimento delle imprese. “Apprezzo la risposta del Governo, che ha accolto con questa ulteriore proroga il grido di aiuto delle nostre imprese. – le parole del Presidente AFORM Confcommercio Marche Dott.ssa Cristiana Cori - Il lavoro quotidiano di confronto e di dialogo intrapreso con il Governo, ci fa ben sperare in un intervento risolutivo a questa norma iniqua. Ringrazio in particolar modo il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze On. Lucia Albano e il Presidente della Regione Marche Dott. Francesco Acquaroli, per l’impegno e il forte interesse che in questi mesi hanno sempre dimostrato nei confronti delle imprese marchigiane.” La notizia della proroga al 30 ottobre dei pagamenti è stata accolta positivamente anche dal Direttore Generale Confcommercio Marche Prof. Massimiliano Polacco: “E’ una decisione importante – le sue parole –, che permette alle aziende, al Governo e alle Regioni di trovare sinergicamente soluzioni al problema che, tenendo come punto saldo il diritto alla salute dei cittadini,  possano definitivamente eliminare questa situazione di incertezza e precarietà, che inevitabilmente logora e condiziona le scelte delle imprese del settore. Per questo stiamo lavorando di concerto con la Regione, che ha mostrato sensibilità e attenzione nei confronti della problematica”.

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