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Terremoto, Terzoni (M5S): «Governo paghi il ristorante Vecchio Molino e chieda scusa»

«Che paese civile è quello in cui chi deve amministrare la cosa pubblica matura un debito di 150 mila euro con una piccola attività»

«Lo sfogo arrivato pochi giorni fa via Facebook dai proprietari del ristorante “Il Vecchio Molino” di Pieve Torina è l’istantanea perfetta del disinteresse di chi ci governa nei confronti delle aree appenniniche terremotate. Come Movimento 5 Stelle abbiamo presentato più interrogazioni parlamentari perché si metta una toppa a questo caso indecente di sciatteria da parte dello Stato. Il governo o chi per lui paghi subito questo esercente, allegando inoltre un biglietto di sentite scuse per un comportamento che definire vergognoso è poco». Così Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati.

«Che paese civile è – prosegue – quello in cui chi deve amministrare la cosa pubblica matura un debito di 150 mila euro con una piccola attività che opera oltretutto in una zona colpita da una calamità naturale? Il governo deve porre fine a questa preso in giro epocale che da mesi viene perpetrata nei confronti dei cittadini toccati dal terremoto nel Centro Italia. Inoltre deve svelare subito e in modo trasparente l’elenco delle convenzioni stipulate con piccole attività private in quelle aree. Se ciò non accadrà si preparino alle barricate». 

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