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Vandali al monumento ai caduti, il sindaco mette il video dei minorenni: è polemica

Alcuni minori hanno danneggiato il monumento ai caduti posto all'ingresso dei giardini pubblici di Jesi. Il sindaco Bacci ha postato le immagini direttamente sulla sua pagina Facebook. Scoppia la polemica

«Come genitore, ancor prima che come sindaco, sono preoccupato. Queste immagini sono una testimonianza diretta del forte disagio giovanile che si registra anche nella nostra città». A parlare è il sindaco di Jesi Massimo Bacci, dopo l'atto vandalico al monumento ai caduti, con alcuni giovanissimi che hanno estratto e preso a calci la corona d'alloro. E' stato lo stesso primo cittadino a postare il video sulla sua pagina Facebook. Una decisione che non ha reso indifferenti gli altri schieramenti politici, con Jesi in Comune che ha attaccato la scelta del primo cittadino di «dare in pasto al web il video che mostra i vandali in azione».

Nelle immagini infatti si vedono alcuni ragazzi chiacchierare animatamente nei pressi del monumento. Poi alcuni di loro decidono di prendere la corona d'alloro ed iniziano a tirarla e gettarla a terra, fino a quasi distruggerla. Non è la prima volta che i giardini pubblici vengono presi di mira dai vandali. Eposodi frequenti, come le panchine danneggiate, giochi per bmabini bruciati e cestini della spazzatura distrutti. Secondo Jesi in Comune però quel video non andava pubblicato: «Sorpresa e sgomento perché il sindaco è il primo garante della tutela dei minori. Di tutti i minori, compresi quelli che commettono atti in violazione delle leggi vigenti: mettere in rete un video del genere, ai limiti del cyberbullismo, significa che Bacci si è dimenticato di uno dei suoi principali doveri. Gli ricordiamo allora che ci sono organi competenti ad indagare ed accertare responsabilità ed altri competenti a comminare eventuali e giuste sanzioni».

Il sindaco ha invece deciso di condividere le immagini, mostrando alla cittadinanza i volti dei giovani vandali: «Il punto è che dietro questi episodi di vandalismo che si ripetono con troppa frequenza a Jesi, e che vanno certamente condannati, vi sono probabilmente disturbi di comportamento, ricerca di diversivi ad una vita monotona, sensi di vuoto nei nostri giovani che devono essere affrontati con grande responsabilità. Avevo percepito, e molti cittadini me lo hanno confermato, questo diffuso senso di malessere. Per questo ho voluto istituire in questa nuova Giunta un assessorato dedicato proprio ai giovani, finalizzato a svolgere azioni ed attività nel campo dell’educazione civica, ma anche a favorire interventi di supporto a famiglie e scuole affinché vi sia una collaborazione condivisa nell’affrontare tale disagio». 

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