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Bonaccini in tour per la segreteria nazionale dei Dem: «Il partito va riformato, torniamo tra la gente»

Il presidente dell’Emilia Romagna ieri ha fatto tappa ad Ancona. Ad accoglierlo la sindaca Valeria Mancinelli: «Farò tutto quello che posso perché diventi il nuovo segretario»

ANCONA - «Condivido molto quello che Bonaccini ha più volte detto: il partito va riformato. Lui lo dice in modo più garbato, più che riformarlo io aggiungo che va rivoltato come un calzino. Farò tutto quello che posso perché diventi il nuovo segretario». Lo ha detto la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli, ieri, in attesa dell’arrivo al Ridotto delle Muse di Stefano Bonaccini, il candidato alla segreteria nazionale del Pd che ha toccato Ancona nel suo tour per le Marche. Il presidente della regione Emilia Romagna è stato accolto alle 19.20 da una sala piena, più di 200 persone, tra esponenti del Pd e cittadini che lo aspettavano da almeno un’ora. Il palco, dopo poche parole spese dal sindaco di Osimo Simone Pugnaloni che lo ha introdotto ai presenti, è stato tutto per lui. Bonaccini ha scosso i dem a «tornare in mezzo alla gente per sentire i bisogni di tutti» poi ha parlato di alleanze. «Non ci sono preclusioni per nessuno ma voglio che il Pd ritrovi la propria
vocazione maggioritaria. Le alleanze sono indispensabili ma se le vuoi fare bene, una forza come il Pd le deve fare in una
posizione di forza e non di subalternità verso nessuno».

«Le alleanze non vanno fatte solo per battere gli avversari - ha precisato - ma per fare programmi». Per la propria corsa alla segreteria Bonaccini ha scelto il motto «energia popolare» perché  «servirà tanta energia», ha proseguito a proposito del percorso di rilancio del partito, per fare quella che potrebbe essere «una traversata nel deserto». «Ho invidiato sempre la destra - ha scherzato - perché se fa una cosa bene e nove male, parla di quella buona che ha fatto. Da noi invece è il contrario mentre i Cinquestelle fanno sempre bene. C'è bisogno di vento nuovo». «Terzo polo e M5S hanno perso le elezioni come noi, non le hanno vinte - ha ribadito - facessero più opposizione al Governo Meloni e meno al Pd». Toccato il tema del lavoro e dell’idea di proporre una legge raccogliendo le firme della popolazione per il salario minimo. «Il lavoro è la principale
priorità del Paese, abbiamo necessità che il lavoro stabile costi meno di quello precario» ha detto Bonaccini.

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