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Misure a sostegno delle famiglie, presentata proposta di legge in consiglio regionale

Presentata in Consiglio Regionale da Dino Latini Capogruppo UdC Popolari Marche una proposta di legge concernente “Misure a sostegno delle famiglie e dei nuclei familiari con figli”

Presentata in Consiglio Regionale da Dino Latini Capogruppo UdC Popolari Marche una proposta di legge concernente “Misure a sostegno delle famiglie e dei nuclei familiari con figli”. «Questa proposta di legge – afferma il consigliere Latini - parte dalla obbiettiva necessità di modificare ed arricchire la legge 30 del 1998, prima normativa introdotta per disciplinare specifici provvedimenti a favore delle famiglie. E’ indubbio che il quadro sociale e culturale relativamente alle famiglie sia profondamente modificato negli ultimi 25 anni. Uno dei motivi che ci spinge a proporre la legge è per due inevitabili evidenze: la prima è che la natura giuri dica dei nuclei familiari si è profondamente modificata, in quanto la legislazione statale ha introdotto le for me dell’unione civile e il riconoscimento delle coppie di fatto. La Regione non è intestataria della competen za legislativa in materia di definizione del nucleo familiare, ma può prevedere norme a sostegno dello stesso».

 La proposta di legge va infatti a definire il campo di intervento dei finanziamenti della Regione asse gnati ai comuni con preferenza per la nascita e l’adozione dei figli, il sostegno alle donne in stato di gravi danza, la tutela della sicurezze e la prevenzione degli infortuni domestici, il ricongiungimento familiare degli stranieri, le novità dei Centri per la Famiglia e della Scuola per Genitori e, infine, il più generico superamento delle situazioni di disagio sociale ed economico. Interessante inoltre la previsione di azioni di sensibilizza zione contro le dipendenze patologiche e per una corretta educazione alimentare; da ultimo il favore accorda to al turismo familiare con specifiche iniziative. «Completamente nuovo – prosegue Latini - è l’articolo 8 che disciplina la tutela della maternità e la promozione della vita a partire da quanto previsto dalla legge 194 del 1978. Lo fa prevedendo i “percorsi vita”, il parto in anonimato, l’introduzione della figura professionale dell’operatore di biofertilità e dello psicologo perinatale, oltre al coinvolgimento del volontariato specializza to da impiegare nel delicato compito di assistenza alla maternità e alle fasi successive all’aborto naturale o all’interruzione volontaria della gravidanza. Fortemente innovativo anche l’articolo 9 sulla conciliazione dei tempi lavoro-famiglia attraverso il telelavoro, l’armonizzazione dei tempi di accesso ai servizi pubblici, l’ela stica disciplina degli orari di lavoro, la promozione di ogni forma di nidi per l’infanzia, il sostegno ai familia ri che svolgono attività di cura a favore dei propri congiunti»” La legge infine dedica contributi al sostegno all’affido e all’adozione per le associazioni riconosciute che svolgono formazione ed accompagnamento del le coppie, ma anche contributi alle famiglie affidatarie di minori non accompagnati. 

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