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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

L'invito della Regione ai Comuni: "Vie rosa per fare strada alle donne"

"8 marzo: 3 strade, 3 donne" è la campagna lanciata dall'Assemblea Legislativa che invita tutti i Comuni ad intitolare le prossime 3 vie a 3 donne per riequilibrare la toponomastica

Nelle Marche troppo poche "vie en rose". Strade, vie, piazze son quasi tutte dedicate a uomini. Eppure di grandi donne  a cui intestare qualche targa o cartello toponomastico,  la nostra regione ne è piena. E pensare che Pesaro non ha nemmno una via intitolata alla sua Renata Tebaldi, il soprano famoso in tutto il mondo per la sua voce e  la sindacalista Adele Bei viene ricordata solo nella sua Cantiano. Secondo un censimento in corso su scala regionale, ma ora fermo alla sola Provincia di Pesaro e Urbino, nel pesarese  il 60% dei Comuni non avrebbe nemmeno una via o una piazza intestata ad una donna, il 23,3% ne ha solo una e la città di Pesaro, con centomila abitanti, ne ha in tutto sette.

"Si tratta di una discriminazione che non è di oggi, ma affonda le sue radici nella storia - ha detto Ilaria Biagioli, docente dell'Università di Urbino e responsabile di Sartorie Culturali il gruppo che si è attivato per una odonomastica di parità nelle Marche - Si tratta di una cancellazione della memoria collettiva e storica, visto che le donne nella storia non esistono, non perchè non ci siano, ma solo perchè non vengono ricordate, visto che la storia è piena di grandi donne". 

Di qui la proposta-provocazione lanciata a livello nazionale e raccolta anche a livello regionale di riequilibrare   la sbilancita toponomastica locale a favore del gentil sesso con l'intitolazione di alcune vie o piazze locali a delle donne.  L'idea nasce su facebook dal gruppo "Toponomastica femminile"  e ha subito racolto l'adesione e il sostegno dell'Assemblea Legislativa delle Marche, prorpio a ridosso della festa della donna. "8 Marzo: 3 strade, 3 donne" è infatti il titolo della campagna si sensibilizzazione che invita tutti i Comuni marchigiani a dedicare le prossime 3 strade a 3 donne, ma non  alle solite sante o madonne, ma a donne marchigiane, straniere o di fama internazionale, che si siano contraddistinte per la loro attività o il loro pensiero.

“Molto spesso la discriminazione nei confronti delle donne non viene fatta scientemente e questo la rende ancora più grave – ha dichiarato il Presidente dell'Assemble Legislativia, Vittoriano Solazzi nel corso di una conferenza stampa dedicata all'iniziativa –  Quello di intitolare una strada ad una donna non è solo un gesto simbolico che punta a riaffermare l'importanza delle donne, ma un gesto pratico e doveroso che mira a recupare una dimenticanza.  Sono sicuro che aver legato l'Assemblea legislativa a questa campagna è un gesto importante perché i cambiamenti ci possono essere soltanto quando supereremo la cultura dell'indifferenza e del non-ricordo"

L'augurio - ha dichiarato la consigliera regionale Graziella Ciriaci  è che "nel nominare queste nuove strade siano ricordate figure che hanno combattuto per aprire i primi varchi nel riconoscimento dei diritti delle donne”. La marchigiana Maria Montessori, scienziata e attivista per i diritti civili delle donne, calzerebbe proprio a pennello, soprattutto alla vigilia dell'8 marzo!

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