Pronto soccorso, la situazione preoccupa: «Medici ridotti all'osso e fondi stanziati mai visti»
Il capogruppo di Rinasci Marche torna a denunciare la situazione al limite del sostenibile nella struttura ospedaliera. Medici ridotti all’osso, fondi stanziati mai visti, Tac annunciata ma mai acquistata
SENIGALLIA - «La situazione del Pronto soccorso di Senigallia è al limite del sostenibile». A denunciarlo, ancora una volta, è il capogruppo di Rinasci Marche, Luca Santarelli. «Il personale sanitario è allo stremo per carenza di organico. La Giunta regionale resta immobile, nonostante da mesi venga rimarcato come la struttura sia in forte sofferenza. A tutt’oggi nessuna risposta concreta per risolvere almeno parte le problematiche». Il Pronto soccorso di Senigallia serve un comprensorio di circa 100 mila abitanti. «Un bacino importante, che necessità – sottolinea il consigliere regionale - di un assetto adeguato alle necessità. E invece mancano medici, 5 unità tra pensionamenti e dimissioni. Le ferie per chi lavora nella struttura sono diventate una chimera, come anche i riposi».
Il capogruppo di Rinasci Marche Santarelli ha ricordato come la pianta organica storica conti 13 medici e un direttore, quella prevista alla determina del 2017 addirittura 15 oltre al direttore. «Mentre il numero di medici che rimarrà in servizio – evidenzia - non consentirà di fare un doppio turno perché, senza contare ferie e malattie, ce ne vorrebbero almeno 10. Inoltre, non sarà più possibile tenere aperta l’Obi-Murg, l’osservazione breve intensiva della medicina di urgenza, con letti utilizzati come zona filtro per i pazienti sospetti covid prima della definizione della patologia». Ma c’è di più. «Dobbiamo anche considerare – prosegue Santarelli - che i medici con contratti covid sono legati allo stato di emergenza che scade il 31 dicembre. Se non venisse prorogato, è probabile che lasceranno tutti la struttura ospedaliera. Assumere medici con contratti covid, invece che con altre forme di contrattualizzazione equivale, dunque, a posticipare un problema di qualche mese e non risolverlo».
Il capogruppo di Rinasci Marche fa anche presente che per quanto riguarda i percorsi “sporco-pulito” mancano ancora all’appello i 300 mila euro già stanziati per Pronto soccorso di Senigallia. «E la Tac annunciata diversi anni fa - denuncia - non è mai stata installata, addirittura della gara per l’acquisto non si sa nulla». Santarelli infine non manca di sottolineare come «il personale prosegua a lavorare adattandosi a tutto ma la mancanza delle unità necessarie a coprire i turni rischia di far chiudere il Pronto soccorso. Serve una sostituzione urgente del personale perché quella programmata di recente mostra evidenti criticità».