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Pd Marche, prove di mediazione tra Curti e Mastrovincenzo: Letta vuole un nome solo

Il segretario nazionale, Enrico Letta, per domani mattina ha convocato i dem marchigiani a Roma per cercare una mediazione tra i due candidati in pectore, il consigliere regionale Antonio Mastrovincenzo e l'ex sindaco di Force, Augusto Curti

Vigilia importante per il Partito democratico delle Marche in vista del congresso regionale fissato per il 19 dicembre. Il segretario nazionale, Enrico Letta, per domani mattina ha convocato i dem marchigiani a Roma per cercare una mediazione tra i due candidati in pectore, il consigliere regionale Antonio Mastrovincenzo e l'ex sindaco di Force, Augusto Curti, ed arrivare ad una candidatura unitaria. «Un appuntamento importante voluto dal segretario Letta per ricercare un'unità nella candidatura del segretario regionale- spiega Mastrovincenzo a margine della seduta consigliare odierna-. Io ho dato ampia disponibilità al dialogo e al confronto anche e soprattutto con la segreteria nazionale. Mi pare giusto andare, confrontarsi e vedere se ci sono forme di mediazione che possono tenere unito il partito senza ricorrere alle primarie che comunque rimangono una strada perseguibile qualora mancasse l'unità». Nei giorni scorsi non sono mancati momenti di tensione con un duro intervento del capogruppo a palazzo Leopardi, Maurizio Mangialardi, il quale, riferendosi alla candidatura dell'ex presidente dell'Assemblea legislativa, ha parlato di 'fuga in avanti'. «Io credo che vada tenuto basso il livello di scontro- dice Mastrovincenzo-. Anzi non dovrebbe esserci nessuno scontro ma solo un confronto per migliorare il partito, rilanciarlo e affrontare nel migliore modo possibile la sfida al governo regionale di centrodestra».

Ancora da definire le delegazioni che si recheranno a Roma al Nazareno. Oltre agli stessi Mastrovincenzo e Curti ci saranno tra gli altri i tre parlamentari marchigiani Alessia Morani, Mario Morgoni e Francesco Verducci, il segretario dimissionario Giovanni Gostoli e il consigliere regionale Romano Carancini. «Noi abbiamo già individuato un percorso che è quello del 19 dicembre e che prevede le primarie aperte- spiega Mangialardi, sostenitore della candidatura di Curti-. Anche se a mio avviso sarebbe opportuno arrivare con una proposta condivisa. È indubbio che sia complicato, ma spero prevalga il buon senso. Serve un partito compatto che riesca a muoversi all'unisono perché contro l'azione di questo governo regionale di destra serve un partito che dia voce e propulsione al gruppo consiliare». Quanto alle fibrillazioni con l'area che sostiene Mastrovincenzo, per Mangialardi è acqua passata. «Tante polemiche per nulla- conclude Mangialardi-. Ho detto solo che sono il capogruppo e non sapevo della sua candidatura e questo mi ha sorpreso ed inoltre che non è una candidatura unitaria perché ce ne sono altre. Ma per me le polemiche non ci sono mai state. Domani il segretario Letta cercherà una forma di convergenza nel percorso individuato, ma le primarie non sono un problema. L'importante è arrivarci con i toni adeguati e con l'idea che dopo staremo tutti insieme. Se poi dovesse esserci un candidato unitario sarebbe decisamente meglio». (Agenzia Dire).

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