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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

«Io, candidata e mamma, vi spiego l'Ancona che vorrei»

La nota di Orlanda Latini, candidata consigliere comunale con Fratelli d'Italia

ANCONA - «Come mamma di quattro figli e impiegata nella pubblica amministrazione, cresciuta nel quartiere di Posatora e residente a Montedago, attiva nell’ambito sociale, convinta che i rapporti sociali ed il  dialogo siano alla base di ogni obiettivo da raggiungere, mi metto a disposizione della Comunità e  mi candido per il Consiglio comunale di Ancona, a sostegno di Daniele Silvetti Sindaco, con il  desiderio di contribuire a realizzare il progetto di una Grande Ancona, più bella, più attrattiva, più  brillante, più smart, più sicura, vero Capoluogo di Regione, capofila di progetti importanti, che possa  avere finalmente il ruolo centrale che merita. Prendersi cura dei cittadini di Ancona con lo stesso spirito con cui una mamma si prende cura dei  propri figli, questo il mio impegno per Ancona, attraverso un dialogo diretto con le persone». Lo scrive in una nota Orlanda Latini, candidata consigliere comunale con Fratelli d'Italia. 

«Da sempre il mio tempo è a servizio del prossimo, dal 2019 sono Vice Presidente del Consiglio  Territoriale di Partecipazione (CTP) n. 5 del Comune di Ancona, da diversi anni cuoca nei campi scuola per i ragazzi della Parrocchia, volontaria del Centro Papa Giovanni XXIII, partecipo  attivamente agli eventi organizzati nel quartiere dove vivo. 
Per l’Ancona che desidero, il cittadino sarà al centro del mio impegno: i giovani devono essere i protagonisti della città, coinvolgendoli nell’organizzazione di eventi; migliorando il trasporto pubblico nelle fasce orarie serali e nei collegamenti con le periferie e con i  luoghi più frequentati dai ragazzi; potenziando l’offerta educativa degli oratori come centro di  aggregazione, punto di riferimento e di ritrovo; prevedere più controlli nelle scuole dove sono  presenti problematiche già note; valorizzare i parchi cittadini anche con percorsi benessere per  incentivare i ragazzi a fare attività fisica all’aperto e gratuitamente. Le famiglie, perno della città a cui dare pieno sostegno; prevedere più cura e servizi per le mamme  lavoratrici; creare uno “sportello per le famiglie” in cui le stesse possano trovare un contatto diretto; dialogare con le associazioni, con le strutture sanitarie, scolastiche e sportive per creare una rete  pronta a dare soluzioni concrete. Gli anziani, che rappresentano la storia della città devono avere l’attenzione che meritano  migliorando la qualità dell’assistenza domiciliare cercando anche di snellire la burocrazia per le  richieste dei servizi. Le persone con disabilità devono essere ben integrate nella città provvedendo alla eliminazione  delle barriere architettoniche; garantendo supporto alle famiglie e collaborando con le associazioni  dedicate; istituendo “un garante delle persone con disabilità». 
 

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