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Post choc su Facebook, Urbisaglia (Pd): «Chiedo scusa ma sto con i Carabinieri»

Il consigliere del partito democratico al centro delle polemiche dopo un post su Facebook nell'anniversario della morte di Carlo Giuliani, il giovane ucciso 16 anni fa durante il G8 di Genova

«Alcune mie parole sono state fuori dalle righe. Chiedo scusa. Il concetto però rimane: personalmente mi sento dalla parte dei Carabinieri». A parlare è il consigliere comunale del Partito democratico Diego Urbisaglia, al centro delle polemiche dopo un post choc sulla sua pagina Facebook. Il consigliere del Pd, 39 anni, aveva commentato la morte di Carlo Giuliani con un post privato, visibile solamente ai suoi contatti:  «Se ci fosse mio figlio in quella campagnola gli griderei di sparare e di prendere bene la mira. Estintore contro pistola. Non mi mancherai Carlo Giuliani». Parole pesanti che avevano immediatamente alzato un polverone. A commentare la vicenda anche il deputato di Mdp Arturo Scotto: «Mi vergogno di lui, spero che qualcuno lo cacci». 

Questa mattina è arrivata una nuova replica di Urbisaglia che si è scusato in parte per quanto detto, ribadendo però la sua totale solidarietà ai Carabinieri: «Il mio commento è stato semplice - ci ha detto il consigliere comunale - ho voluto fotografare quell'immagine e non tutto il G8. Personalmente da quando ho visto quell'immagine la prima volta, essendo coetano dei protagonisti, mi sono subito messo nei loro panni, immedesimandomi in quell'assedio. Ho pensato cosa avrei fatto in quella situazione con uno che mi sta attaccando da un lato con un estintore ed un altro a fianco con una palanca di legno, il tutto in un contesto come quello. Alcune mie parole sono state fuori dalle righe lo ammetto, perchè prima di tutto i morti non si toccano. Cerco però di immaginare se quelle parole fossero andate diversamente ed a sfavore di quel ragazzo, che aveva la sfortuna di fare il militare e trovarsi li in quel momento. Ho sempre pensato che se ci fossi stato io al posto di Carlo Giuliani non avrei mai preso l'estintore, mentre se fossi stato un Carabiniere avrei fatto la stessa cosa. Il pensiero che mio figlio possa vivere una situazione come quella mi mette in difficoltà. Concludo scusandomi di nuovo per alcune parole usate, ma il concetto è che fotografando quell'immagine mi sento dalla parte dei Carabinieri». 

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