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Stabile, la commissione: “Debiti e misteri. Paghino sindaci e assessori”

Stipendi non pagati, contributi non versati, bilanci non approvati. La gestione dello Stabile riceve una decisa bocciatura all'esame della commissione consiliare, e il verdetto è choc: liquidare tutto subito

Stipendi non pagati, contributi non versati, bilanci non approvati. La gestione dello Stabile riceve una decisa bocciatura all’esame della commissione consiliare, e il verdetto è choc: liquidare tutto subito, e per quello che riguarda i debiti accumulati a pagare devono essere il sindaco Gramillano, i suoi predecessori Sturani e Galeazzi, i loro assessori e tutti i componenti del Cda dell’ente teatrale.

LA COMMISSIONE. La commissione di indagine, presieduta da Stefano Benvenuti Gostoli (Pdl), ha studiato per tre mesi i conti dello Stabile, e ha visto al lavoro i consiglieri di maggioranza Rossi e Tripoli (Pd), Freddini (gruppo misto), Ippoliti (Udc), Filippini (Idv) e di opposizione Berardinelli (Pdl), Duca (Sinistra per Ancona) e Quattrini (Ancona 5 Stelle).

IL DOSSIER. Il documento prodotto è un dossier di 12 pagine, in cui vengono ripercorsi i bilanci della fondazione dal 1998 a oggi e, come riporta il Messaggero, dentro c’è più di un motivo di inquietudine, a partire dagli stipendi, che non vengono versati da gennaio, per un totale di 450mila euro, fino ai 50mila euro di contributi non versati, passando per il bilancio di previsione 20120 (mai approvato) e a 100mila euro “scomparsi” nel nulla, ovvero pagati con assegni e finiti chissà dove nel 2006. I conti, un disastro: dal 2009 al 2012 lo Stabile non ha fatto che perdere soldi, per un totale di 1,4 milioni. Spuntano anche un paio di sorprese: secondo quanto scoperto dai commissari di indagine non esiste – o comunque non si è trovato – un atto di nomina di Fiorello Gramillano come presidente della fondazione. Poi c’è la fideiussione del 2006, un mutuo da 2 milioni di euro, che non si sa bene a cosa è servito perché tre diversi verbali riportano due versioni differenti, ovvero il risanamento di debiti e l’allestimento di spettacoli. Infine, riporta sempre il quotidiano, c’è lo “strano caso” del contratto firmato con la Krassner Entertainment del comico Daniele Luttazzi per lo spettacolo “Bollito misto con mostarda”, secondo cui tutti i costi erano a carico della fondazione e tutto l’incasso per i privati, un accordo a dir poco svantaggioso per lo Stabile.

IL VERDETTO. Il verbale sarà inviato a Procura, Corte dei Conti e Regione, con un particolare invito a Palazzo Raffaello “per l'esercizio di eventuali e opportune azioni di responsabilità”.
 

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