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Fratelli d'Italia verso le elezioni europee, le proposte dei candidati

Nel corso di una conferenza stampa i dirigenti hanno esposto le proposte per il territorio insieme ai candidati per le elezioni europee Francesco Acquaroli e Nicola Procaccini

Nel corso di una conferenza stampa i dirigenti del partito guidato da Giorgia Meloni hanno esposto le proposte per il territorio anconetano insieme ai candidati per le elezioni europee Francesco Acquaroli e Nicola Procaccini. "Il tema della gestione dei porti e delle infrastrutture - ha detto Carlo Ciccioli, portavoce regionale di Fratelli d'Italia - è una delle grandi occasioni mancate dell’Italia e della città di Ancona se si considera che i primi tre porti d’Europa sono tutti situati nel nord del continente nonostante la nostra posizione geografica strategica; Cina, Bangladesh e India ad esempio preferiscono navigare sei giorni in più per portare la loro merce evitando di arrivare in Italia perché manca la logistica". "Il mancato sviluppo su questo fronte costa alla nostra Nazione 50 miliardi di Euro l’anno - ha affermato Nicola Procaccini, sindaco di Terracina e candidato alle elezioni europee - Le infrastrutture rimangono dunque una priorità, ed è per questo che occorre puntare sul potenziamento del corridoio adriatico, sul quale bisogna investire. L’Italia deve riuscire a costruire un progetto di valorizzazione dei nostri porti, del collegamento fra gli stessi con una rete infrastrutturale veloce utile per rilanciare l’economia del mare. Gli anni persi per la realizzazione del collegamento del porto di Ancona con la grande viabilità sono tutt’ora un fattore determinante in negativo rispetto alle tante occasioni perse dal nostro territorio".

La cantieristica navale

"La cantieristica navale è il fiore all’occhiello della nostra capacità produttiva - ha sottolineato Angelo Eliantonio, consigliere comunale di Fratelli d'Italia - un settore che durante la crisi economica è riuscito a moltiplicare i suoi fatturati grazie al marchio; l’altra grande questione della quale l’Italia non si rende conto è di quanto sia potente il Made in Italy nel mondo, il terzo per riconoscibilità dopo Coca Cola e Visa, un potere straordinario che noi non riusciamo ad utilizzare perché siamo incapaci a difenderlo. Questa è da sempre una delle grandi battaglie di Fratelli d’Italia". "La filiera della nautica riveste un ruolo strategico nelle Marche - ha continuato Lorenzo Rabini, portavoce provinciale del partito- le imprese del settore sono 361, tra cui diverse eccellenze mondiali del Made in Italy. Una filiera che nel 2018 ha esportato beni per un valore di circa 55 milioni di euro. Il settore cresce del 2.5% rispetto al 2016 e del 10,5% rispetto al 2011. La difesa del nostro marchio in Europa e nel mondo è la difesa della manodopera specializzata, del lavoro e di una fetta importante dell’economia marchigiana e anconetana".

La pesca

"Anche per quanto concerne il settore della pesca l’Unione Europea ha fatto una politica totalmente sbagliata - ha concluso Francesco Acquaroli, deputato delle Marche e candidato alle elezioni europee - in primo luogo perché le normative sono quelle legate ai mari del Nord ed in secondo luogo perché non ha voluto interpretare le sfide dell’acquacoltura o della maricoltura, ovvero delle zone protette di produzione. Al contrario invece si è preoccupata di limitare la pesca: in Italia c’è stata una riduzione del 30% degli addetti ittici in 10 anni per colpa di politiche comunitarie scellerate per una Nazione che ha l’80% di coste. L’economia del mare conta 194.516 imprese presenti nei Registri delle imprese delle Camere di commercio. È il turismo marino ad esprimere quasi due terzi della blue economy (115 mila imprese, somma di ricettività, ristorazione e attività sportive e ricreative). Seguono la filiera ittica (quasi 34 mila imprese, 17,3% del totale) e la cantieristica (27 mila, 13,9% del totale). Le Marche si annoverano tra le regioni che il cui il peso di questo comparto sul totale dell’economia supera la soglia del 4% (circa un punto percentuale al di sopra della media nazionale)".

"La nostra Regione - hanno ribadito gli intervenuti - ha un peso specifico determinante nell’economia del mare nazionale ed europea, ed è per questo che domenica prossima dobbiamo portare il cuore d’italia nel cuore d’Europa".
 

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