Ovazione alle Muse per Elly Schlein e Simonella lancia la sfida alla destra: «Conquistare Ancona? Non saremo la vostra medaglietta»
Il segretario nazionale dem "incorona" la Simonella. La candidata: «La destra vuole liberare Ancona? E' già successo 78 anni fa, è grazie quel giorno che si vota liberi»
ANCONA - Si è aperto con il minuto di silenzio Ricordo Tommaso Della Dora, il segretario dem di Fano stroncato da un Malore. Si è chiuso con il selfie spalle al pubblico che ha gremito il teatro delle Muse. Il pomeriggio di Elly Schlein, segretaria Pd, ad Ancona è stato accompagnato dall'ovazione dei circa 1200 presenti. Prima un passaggio al ridotto, per incontrare la stampa, poi sul palco del proncipale teatro anconetano accompagnata dalla segretaria regionale Chantal Bomprezzi e da Ida Simonella, candidata sindaca per il centrosinistra alla quale ha lanciato la volata per le comunali del 14 e 15 maggio. La Shlein ha ringrazianto anche Valeria Mancinelli, sindaco uscente, presente in sala. Poi ha "incoronato" la Simonella: «E' una persona concreta, determinata e che sa ascoltare la comunità. Ascoltare non è mai tempo perso».
«Il nemico è la destra»
E' stata la Bomprezzi ad aprire il comizio, sottolineando quello che è stato uno dei fili conduttori di tutto il pomeriggio: «L'avversario è la destra». Quella destra che, ha detto la Bomprezzi «ha purtroppo conquistato la Regione ma sta facendo vedere tutte le sue contraddizioni» e che «non si è fatta vedere nei luoghi del ricordo come il 25 aprile, un dato preoccupante perché da quell'appuntamento è nata la nostra Costituzione».
«Non saremo la loro medaglietta»
Poi è stato il turno di Ida Simonella: «La destra dice che vuole conquistare e liberare Ancona, ma la città ha 2400 anni e non ha mai fatto guerre di conquista. E' stata anzi già liberata, ma 78 anni fa dal nazifascismo e da allora siamo liberi di votare». Città, rincara la candidata «che non è la testa di un orso da appendere alla parete né una medaglietta da mettere sul petto e non ci facciamo conquistare per quattro spicci che arrivano dal governo». Poi il programma, sviscerato a partire dall'importanza del Pnrr: «Abbiamo la possibilità di calare 80 milioni di euro di investimenti- ha detto la Simonella- e tutti quei progetti dicono che la città verrà rigenerata e trasformata». Citazioni per il nuovo Mercato delle Erbe, biblioteca che verrà vissuta anche la notte ma anche una mobilità rivoluzionata da autobus elettrici e l'efficientamento energetico tra cui quello per lo stesso teatro delle Muse.
«E' difficile fare il sindaco quando mandlca l'attenzione del governo nazionale- ha poi detto la segretaria nazionale dem- sugli enti locali non sono state messe risorse dal governo Meloni. Le aspettative sono tante nei confronti di un sindaco e le risorse non sempre disponibili, quindi l'amministratore locale deve richiamare i livelli superiori di governo e non è semplice». Chiusura sulle priorità a livello nazionale: sanità pubblica da riformare con una maggiore presenza nei territori con investimenti nelle case di comunità e sulla salute mentale «la quale è ancora un tabù». Poi la trasformazione digitale: «che se non supportata da giuste politiche crea sfruttamento come nel caso dei lavoratori delle piattaforme digitali», ma anche sostenibilità attraverso l'istituzione delle comunità energetiche