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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Verso le elezioni, Ancona una città per giovani? Parola ai sei candidati sindaco

Intervista a Battino, Rubegni, Rubini, Silvetti, Simonella, Sparapani su come rispondere alle esigenze dei ragazzi in termini di movida, eventi e spazi di aggregazione

ANCONA- La frase che molto spesso si sente dire dai giovani è che ad Ancona non c’è niente. Cosa fare per rispondere alle loro esigenze in termini di movida, eventi, iniziative, spazi di aggregazione? Ecco la ricetta dei sei candidati sindaco.

Marco Battino di Ripartiamo dai Giovani: «Purtroppo è vero. Siamo consapevoli che negli ultimi anni, a livello comunale, i giovani non sono stati considerati. Vogliamo riaprire il dialogo con quella fascia di popolazione che noi rappresentiamo in queste elezioni comunali. È fondamentale poi creare un rapporto stretto con l’Università Politecnica delle Marche, valorizzare quei 17mila studenti che sono presenti ad Ancona in quanto rappresentano una risorsa sia dal punto di vista culturale che economico. Se continuiamo a descrive la vita notturna, gli eventi culturali e ricreativi in maniera negativa non possiamo andare avanti. Un capoluogo di regione ha bisogno anche di spazi di aggregazione e di eventi. Bisogna metterli in campo e noi, in primis, cercheremo di rendere Ancona una città a portata dei giovani».

Roberto Rubegni di Europa Verde: «Ci vuole uno scatto culturale. Le politiche giovanili sono state tralasciate, credo che ci sia più bisogno di spazi per i giovani, più servizi. Io ho un’idea ben precisa: la costituzione di un Assessorato al Lavoro e all’Università. Per gli oltre 15mila studenti dislocati nelle varie facoltà anconetane mettere a disposizione, tramite l’Assessorato, una serie di servizi per una mobilità migliore, per l’aggregazione e per lo studio. Bisogna lavorare molto su questo per fare in modo che gli studenti e i giovani rimangano ad Ancona. L’Assessorato dovrà poi occuparsi di integrazione tra università e città».

Francesco Rubini di Altra Idea di Città, sostenuto da Altra Idea di Città e Ancona Città Aperta: «Bisogna interrompere questa brutta usanza delle ordinanze proibizionistiche repressive. Dobbiamo investire seriamente sugli eventi, sugli spazi di aggregazione e socialità, sul divertimento notturno. I luoghi da destinare a questo tipo di attività devono essere distribuiti in tutta la città, anche utilizzando il patrimonio immobiliare pubblico abbandonato. Bisogna fare una cartellonistica di eventi che duri 365 giorni all’anno e diffondere queste iniziative in tutta la città uscendo dai due luoghi simbolo: Piazza del Papa e la Mole. Per quanto riguarda l’estate utilizzare il porto antico come hub per il divertimento e per i grandi concerti, utilizzare Piazza Roma e Piazza Cavour per iniziative musicali, concerti con artisti di richiamo nazionale e internazionale e infine sfruttare i parchi pubblici. Penso al Forte Altavilla, alla Cittadella ecc… Possiamo realizzare dei piccoli festival e aprire spazi per creare eventi, aggregazione e socialità. Da qui passa anche la possibilità di trattenere i giovani ad Ancona». 

Daniele Silvetti, candidato sindaco del centrodestra, sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, UDC, Ancona Protagonista, Rinasci Ancona e Civitas Civici: «Ancona non eccelle per la sua attrattività e quindi è poco competitiva a favore invece di città limitrofe. Ritengo sia necessario un quadro normativo più semplificato per gli imprenditori del settore dell’intrattenimento, andando incontro a chi vuole investire in questo territorio. Intrattenimento e movida devono essere più diffusi nella città. Non c’è solo Piazza del Papa, va defaticata quella zona a favore di zone altrettanto attrattive ma che possono intercettare l’attenzione del turista, del giovane, dell’universitario. Penso al porto antico, agli archi, alla zona circostante la Mole. In questo modo possiamo offrire eventi e intrattenimento di qualità. La Baraccola è l’unica zona attrezzata per ospitare i grandi numeri, quindi per ospitare le discoteche. In questo modo possiamo essere più competitivi e dare risposte ai nostri giovani e a quelli delle città limitrofe».

Ida Simonella, candidata sindaco del centrosinistra, sostenuta da Pd, Ancona Futura, Ancona Diamoci del Noi, Ancona Popolare, Repubblicani per Ancona e Progressisti: «Quello che ci chiedono i giovani sono più spazi di aggregazione e questo si può fare compatibilmente con le regole da rispettare. Oltre Piazza del Papa si possono individuare altri spazi per la movida, lavorare di più sul porto antico, coltivare luoghi meno baricentrici rispetto alla città. Possiamo poi prendere l’ex mattatoio o anche uno spazio dismesso, trasformarlo, attrezzarlo, metterlo totalmente a norma seguendo le regole per gli eventi, piccoli e grandi, e darlo in gestione ad operatori del terzo settore. Un’altra cosa importante, è fare in modo che Capodimonte diventi sempre di più un quartiere degli artisti, dandogli un’identità nuova e totalmente creativa. E poi gli studenti universitari perché tra i giovani ci sono anche i fuori sede. Rifaremo la biblioteca Benincasa, sarà un luogo per studiare anche di sera e nei weekend, quindi per ritrovarsi e fare aggregazione. Nel frattempo stiamo lavorando con la Politecnica affinché l’Informagiovani sotto Piazza Roma venga trasformato in un luogo di studio e di incontro serale per gli studenti anche nel weekend. E intorno a quello poi, l’idea è che poi nascano iniziative, bar, locali che rispondano alla presenza dei ragazzi».

Enrico Sparapani del Movimento 5 Stelle: «Per i giovani c’è molto da fare. Il report dell’Istat 2022 ci dice che il 60% degli studenti residenti vanno fuori Ancona. I giovani iniziano a mancare in città. È importante rendere Ancona attrattiva e turistica, creare lavoro perché il giovane ha bisogno di sicurezze. A parte un mese per Natale, per gli eventi l’amministrazione uscente non ha fatto assolutamente niente, città deserta. Noi in estate pensiamo di fare due eventi: uno sulle eccellenze marchigiane e uno sugli spensierati anni ‘80 che deve divenire una manifestazione importante tanto quanto il Summer Jamboree di Senigallia. Per quanto riguarda i punti di aggregazione, cercare di utilizzare locali dove si potrebbe creare anche uno smartlab. Abbiamo avuto un incontro con una ragazza di Rovereto che ha creato una struttura dove i giovani si incontrano, fanno teatro e aiutano anche le persone anziane ad utilizzare lo smartphone, per esempio. Dobbiamo fare tanto, bisogna metterci tanta buona volontà e fare in modo che i giovani restino in questa città».

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