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Elezioni Jesi, FdI analizza la sconfitta: «Pagata l’autoreferenzialità»

il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, Carlo Ciccioli, al termine della campagna elettorale a Jesi. 

JESI – «Non sono per nulla soddisfatto del risultato di Jesi, nonostante potrei esserlo in termini di partito: 11,56% e due seggi in consiglio comunale. Ma in FdI siamo abituati a ragionare in termini di risultato complessivo. Questo modo di pensare, purtroppo, non l’ho riscontrato a Jesi. Credo che i vertici delle Liste Civiche debbano riflettere sulle proprie decisioni: di errori non ne hanno sbagliato neppure uno. Statisticamente parlando, un unicum, visto che almeno una decisione buona avrebbe potuto esserci. L’errore primordiale, non aver accettato una Lista Civica di area identificabile con il centrodestra già per il primo turno». Questo il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, Carlo Ciccioli, al termine della campagna elettorale a Jesi. 

«In realtà il passaggio generazionale in politica, come nelle aziende, è storicamente molto difficile e spesso porta insuccessi, in quanto sostituire personalità forti è sempre un’eredità pesante. Ciò è accaduto a Jesi. Le campagne elettorali sono sempre diverse l’una dall’altra. E la storia del dopo Bacci, non poteva essere quella di Bacci. Con il senno di poi è comunque semplice rileggere gli accadimenti, ma probabilmente la candidatura Quaglieri avrebbe potuto essere più di successo. Certamente non ha aiutato anche l’impegnarsi alacremente per allontanare personalità che, al contrario, avrebbero potuto contribuire alla causa elettorale. Infine, la ciliegina sulla torta e che a memoria d’uomo non si ricorda il precedente, non si è mai visto che il candidato Sindaco respingesse i voti di chi avrebbe potuto e voluto farlo vincere, mostrando una protervia che, di fatto, lo ha reso inviso al corpo elettorale indeciso. Come avevo evidenziato al 1° turno l’autoreferenzialità non paga e le convinzioni sbagliate sono perdenti. A Jesi, l’eredità di Bacci non era da buttare, ma andava corretta. Senza revisioni il risultato è stato catastrofico. A nulla è servito, infatti, il generoso apporto di FdI che ha permesso a Marasca di recuperare almeno al ballottaggio oltre 400 voti, probabilmente molti di più se si considerano i suoi elettori del 1° turno che hanno disertato i seggi, riducendo il distacco da Fiordelmondo, al quale comunque auguriamo buon lavoro. Troverà nel gruppo consiliare di FdI, composto da Antonio Grassetti e Chiara Cercaci, un’opposizione che non farà sconti, ma mai in modo ostruzionistico, quanto costruttiva – conclude - per il bene della città di Jesi».
 

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