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Prescrizioni, obblighi e scadenze perentorie: incontro pubblico del M5S sul decreto vaccini

Genitori da tutta la regione hanno partecipato ieri sera, 7 maggio, all'iniziativa organizzata dalla consigliera regionale Romina Pergolesi b

Prescrizioni, obblighi e scadenze perentorie. Genitori sempre più preoccupati dalle modalità di applicazione della legge Lorenzin sui vaccini. Ieri sera, al Circolo Cittadino di Jesi, dubbi e timori di mamme e papà sono stati esplicitati grazie all'iniziativa pubblica della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Romina Pergolesi, organizzata proprio per fare chiarezza su una norma, che da subito il MoVimento ha osteggiato e

Sala gremita per un evento che ha richiamato persone da tutta la regione. Romina Pergolesi, affiancata dall'avvocato Massimo Petracci, legale del gruppo “Genitori per la vita”, e da Massimo Gianangeli che ha contribuito alla stesura delle recenti istanze presentate dalla Pergolesi agli organi competenti, ha chiarito fin da subito che non è in discussione la contrarietà, o meno, ai vaccini, ma l'applicazione della legge, che rischia di generare disparità di trattamento fra scuole e famiglie a causa della difficoltà persino degli stessi dirigenti scolastici di interpretarla. La consigliera pentastellata ha evidenziato, in particolare, «gli elementi di discordanza fra il Decreto Lorenzin (119/2017) e la circolare congiunta MIUR-Ministero della Salute n.2166 del 27.02.2018», oggetto perciò di un'istanza inviata dall'esponente regionale del M5S ai Ministeri della Salute e dell'Istruzione affinché ne sia valutata la sospensione o la revoca. «Questa circolare – ha rimarcato Pergolesi – indica scadenze e modalità procedurali che non sono previste dalla norma di riferimento e sta creando grosso scompiglio fra i dirigenti scolastici».

La procedura da seguire poi, che la medesima legge fissa al 2019 e che contempla anche l'eventuale esclusione dei bambini dalle scuole, è stata anticipata nelle Marche a quest'anno. Requisito imprescindibile affinché ciò sia possibile è, per legge, l’istituzione di una anagrafe vaccinale regionale e l’aver completato i controlli sullo stato delle vaccinazioni dei bambini entro il 10 marzo. «Mi chiedo come queste condizioni possano essere ritenute pienamente rispettate se, dagli atti cui ho avuto accesso, risulta che l’anagrafe regionale informatizzata non è ancora completa dei dati storici e, perciò, il suo funzionamento sarebbe ancora parziale». Inoltre, Romina Pergolesi, supportata sia da Gianangeli che dall'avvocato Petracci, ha illustrato i contenuti del parere emesso dall'Avvocatura dello Stato, sezione distrettuale di Perugia, che di fatto conferma tutte le perplessità del Movimento 5 Stelle, rimarcando che per i bambini non ancora vaccinati, ma che hanno avviato con l'Azienda Sanitaria di riferimento il relativo percorso presentando formale richiesta di appuntamento, la norma prevede che possano terminare le vaccinazioni entro la fine dell’anno scolastico e, perciò, non dovrebbero essere esclusi da scuola. «Il tema è molto sentito, come è giusto che sia, e replicheremo l'iniziativa in tutta la regione – annuncia Pergolesi -. Ringrazio di cuore quanti mi stanno aiutando nell'organizzazione di questi momenti di approfondimento. Vorremmo dare il nostro contributo per superare il formalismo burocratico e iniziare finalmente a promuovere la tranquillità dei genitori e dei loro, nostri, figli».

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