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Italia Viva chiede maggiori aiuti per le imprese anconetane

Lo rimarcano anche i livello locale i coordinatori di Italia Viva della provincia di Ancona Silvia Rosati e Matteo Bitti

Il Decreto legge “Cura Italia” ha accolto solo in parte le richieste di Italia Viva a favore delle imprese per la proroga di alcuni adempimenti ambientali e per modifiche temporanee al Testo Unico sull’ambiente al fine di evitare il rischio di sanzioni amministrative o penali in questa fase di emergenza sanitaria. Lo rimarcano anche i livello locale i coordinatori di Italia Viva della provincia di Ancona Silvia Rosati e Matteo Bitti. 

"Parzialmente positiva è la posticipazione al 30 giugno 2020 sia del termine per il versamento del diritto annuale di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali sia per la presentazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD); meno condivisibile è invece la mancata proroga anche della dichiarazione PRTR che riguarda rifiuti, scarichi ed emissioni come pure la proroga di soli due mesi. Le imprese hanno infatti necessità di tempi più ampi per i numerosi adempimenti amministrativi come pure di una maggiore flessibilità che, senza diminuire le tutele ambientali, consenta loro di rispettare la legge compatibilmente con le restrizioni imposte dall’emergenza per il corona virus. Continueremo perciò a sollecitare la delegazione al Governo ed i parlamentari di Italia Viva che ringraziamo per l’attenzione e l’impegno dimostrato affinché, in sede di conversione del decreto legge, possano essere inseriti anche gli altri provvedimenti proposti nei giorni scorsi e che sono necessari soprattutto alle micro e Piccole Medie Imprese per superare le criticità del momento".

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