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Caos voli al "Sanzio", serrato botta-risposta tra Partito Democratico e Fratelli d'Italia

«Immagine imbarazzante a livello europeo», attacca la consigliera PD Manuela Bora. «2023 da record, ma c'è chi mistifica quotidianamente la realtà» replica Simone Livi, capogruppo FdI al Consiglio Regionale

ANCONA – Continua a tenere banco la questione “Sanzio”. Lo scalo aeroportuale di Falconara resta centrale nel dibattito politico, caratterizzato nelle ultime ore dal serrato botta-risposta generato dalle dichiarazioni giunte dal Partito Democratico, a cui sono seguite quelle del capogruppo di Fratelli d’Italia, Simone Livi.

L’affondo di Manuela Bora (Consigliere Regionale PD)

«È soltanto dalla stampa che abbiamo appreso della convocazione d’urgenza, da parte del Governo, di un tavolo ministeriale sul caso dell’aeroporto Raffaello Sanzio, incontro che si è tenuto lo scorso venerdì. Ricordo al Presidente Acquaroli che su questa vicenda non mollo e continuerò a sollecitare chiarezza». Lo dichiara la consigliera regionale del Partito Democratico Manuela Bora. La consigliera preannuncia, inoltre, un accesso agli atti per «esaminare i documenti discussi al tavolo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre alla relazione redatta dall’Ing. Nardo Goffi (Dirigente Dipartimento Infrastrutture della Regione Marche) e le conclusioni dell'incontro».

Bora evidenzia anche alcuni dettagli dell’accordo attualmente in vigore per i voli presso l’aeroporto di Falconara: «Desidero inoltre segnalare ai cittadini marchigiani una preoccupante sovrapposizione tra i bandi modificati da Atim (l’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche fortemente voluta dalla Giunta Acquaroli) e i contratti di sponsorizzazione, che teoricamente non dovrebbero essere correlati. Se avessimo affidato la gestione direttamente agli uffici della Regione Marche, anziché a un'agenzia esterna, probabilmente ora non staremmo riscontrando queste problematiche».

«Il fallimento di questo accordo, proprio mentre il brand Let’s Marche viene promosso in tutta Italia, è una responsabilità che ricade direttamente sul Presidente Acquaroli, che detiene anche la delega al turismo», aggiunge Manuela Bora, che sottolinea poi come «il rilancio dell'aeroporto, messo in salvo con grandi sacrifici dalla Giunta Ceriscioli, era una delle promesse elettorali dell’attuale governatore. Finora purtroppo l’unica cosa che sono stati capaci di fare è raccogliere un’imbarazzante immagine a livello europeo».

Numerose richieste di accesso agli atti proprio su questo tema sono state presentate dai Consiglieri regionali del Partito Democratico e dalla Consigliera del Movimento Cinque Stelle, Marta Ruggeri. In particolare, la consigliera Bora in precedenza aveva inoltrato richieste per visionare copie della corrispondenza (PEC, cartacea ed e-mail) tra Atim/Aeroitalia e Atim/uffici regionali, oltre alle copie dei contratti attivi o rescissi per le attività promozionali svolte da Aeroitalia per conto di Atim e copia dei documenti relativi all'aggiudicazione del servizio ad Aeroitalia e alla stipula del contratto. «Finora non ho ricevuto alcun documento. Nel sollecito ho coinvolto il Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Dino Latini, garante delle prerogative dei Consiglieri. Qualora non ricevessi i documenti richiesti, sarò costretta a rivolgermi al TAR Marche, sollevando questioni anche sul ruolo e sulle responsabilità del Segretario Generale della Regione Marche, Dott. Mario Becchetti».

La replica di Simone Livi (Capogruppo Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale)

«Sull’Aeroporto delle Marche c’è chi sta lavorando per rilanciare lo scalo e chi mistifica quotidianamente la realtà. I numeri, però, non mentono, e raccontano di un 2023 da record per lo scalo anconetano, come ha annunciato il presidente Acquaroli nella conferenza stampa di fine anno: l’ottenimento della continuità territoriale dopo due anni di lavoro congiunto con il Governo e l’Unione Europea, 530 mila passeggeri raggiunti, + 75% di destinazioni rispetto all’anno precedente, l’Accordo per l’aerospazio con i CNR, l’uscita dal commissariamento UE. I voli di continuità sono un risultato storico che va verso la direzione di rompere l’isolamento infrastrutturale delle Marche, causato da decenni di mancati investimenti e programmazione, e che tramite Enac garantisce per i prossimi tre anni i collegamenti aerei dalle Marche per le principali città italiane, Roma, Milano e Napoli».

«Il lavoro della giunta Acquaroli per il rilancio dello scalo è sotto gli occhi di tutti i cittadini marchigiani – prosegue Livi – escluso evidentemente il PD che ha la memoria corta e continua nel goffo tentativo di attaccare l’amministrazione regionale che ha l’unica colpa di aver ereditato una situazione critica e di lavorare ogni giorno per rilanciare l’Aeroporto. Chi oggi attacca, gli stessi che hanno governato le Marche per decenni, non ha mai spiegato cosa sia accaduto nella precedente gestione, quasi fallimentare, che ha causato la privatizzazione dell’Aeroporto. Il PD spieghi ai marchigiani cosa è accaduto per ridurre la proprietà pubblica della Regione ad un 8%, prima di dare lezioni a chi da tre anni, giorno dopo giorno, è impegnato a colmare i gap ereditati e salvaguardare le infrastrutture marchigiane. Ma continuare a mistificare la realtà, attribuire alla Regione e al governatore Acquaroli delle fantomatiche responsabilità, e soprattutto a tifare contro le Marche è un atteggiamento che vorremmo non vedere più da parte di questa opposizione».

«Se Mangialardi avesse davvero ascoltato le parole del presidente Acquaroli nella conferenza stampa – conclude il capogruppo di FdI – lo avrebbe sentito chiaramente affermare che l’unico rammarico in questa vicenda è che l’Aeroporto non sia più pubblico ma sostanzialmente privato, una perdita per il patrimonio della comunità marchigiana che di certo non è imputabile all’amministrazione di centrodestra».

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