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Ancona Capitale della Cultura, la Lega: «Si pensi prima a non disperdere il patrimonio»

Così con una nota ufficiale Marco Ausili, Maria Grazia De Angelis e Antonella Andreoli, della Lega, che commentano la candidatura di Ancona come Capitale Italiana della Cultura

«L’Amministrazione vuole che Ancona sia nominata Capitale Italiana della Cultura? Cominci a non disperdere il patrimonio culturale. Negli ultimi mesi, ad esempio, per l’incuria dell’Amministrazione, la città ha perso: la famosa panchina in ghisa del 1920 di piazza Cavour con il Bollettino della vittoria della Prima Guerra Mondiale, i due storici lampioni in ghisa di piazza Diaz, l’Atelier dell’Arco Amoroso e la Biblioteca Benincasa. Un risultato catastrofico». Così con una nota ufficiale Marco Ausili, Maria Grazia De Angelis e Antonella Andreoli, della Lega, che commentano la candidatura di Ancona come Capitale Italiana della Cultura.

«La panchina di piazza Cavour è stata ieri sequestrata al Museo della Ghisa di Lanciano dalla Procura. Come ci fosse finita sembra non saperlo nessuno dei componenti dell’Amministrazione, tant’è che in risposta alla Consigliera Lega Antonella Andreoli, durante il Consiglio Comunale del 23 settembre 2019, l’Assessore Manarini aveva detto che quella di Longiano era solo una copia dell’originale. I lampioni di piazza Diaz non erano stati manutenuti da almeno quarant’anni, pertanto sono stati rimossi con urgenza e sono tenuti rinchiusi nei magazzini di AnconAmbiente ormai da due anni, senza che siano stati ancora ristrutturati. L’Atelier dell’Arco Amoroso, sede centrale di tante e lodevoli iniziative culturali, slitta la sua riapertura a data da destinarsi, mentre nessun intervento è stato ancora eseguito alla Biblioteca Comunale, chiusa da circa otto mesi per mancato rispetto di norme di sicurezza».

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