Premio La Guglia d'Oro 2019: il programma degli spettacoli
L'Associazione La Guglia di Agugliano dopo un periodo di riflessione e un cambio di direttivo, riprende le attività e lo fa con l'edizione 2019 del Premio "La Guglia d'Oro", ovvero con l'ormai conosciutissimo Festival nazionale del Teatro dialettale che ha subìto un leggero spostamento rispetto alla consuetudine della programmazione estiva e che quindi si svolgerà interamente nel Teatro Ariston, primo atto ufficiale del nuovo direttivo presieduto da Sergio Limongelli. Il prestigioso concorso nazionale si svolgerà quindi lungo tutto il mese di novembre, nei giorni 2, 3, 8, 15 e 22 più la finale del 1° dicembre. Cinque le Compagnie italiane che hanno superato le selezioni della commissione esaminatrice, in base ai soliti requisiti, precisati nel bando di concorso e relativi alla validità del testo, al valore artistico dei protagonisti, all'originalità degli effetti scenografici, alla comprensibilità del dialetto e alla capacità di coinvolgimento emotivo del pubblico, tutte caratteristiche richieste per la partecipazione.
E si riparte alla grande, anche con "vecchie conoscenze", con Compagnie, cioè, che hanno già partecipato e/o vinto, come nel caso del primo appuntamento di sabato 2 novembre alle ore 21, quando salirà sul palco la Compagnia L'Armonia di Trieste, vincitrice del Premio "La Guglia d'Oro" nel 2016 e nel 2017 e che quest'anno presenterà la commedia "Una mentina?". Il calendario poi prevede subito un altro spettacolo per il pomeriggio di domenica 3 novembre, alle ore 17, con un'altra Compagnia già nota al Festival, ma conosciuta in tutto il territorio marchigiano e non solo (nei giorni scorsi al Teatro Lauro Rossi di Macerata ha riproposto "Ben Hur" con cui ha partecipato al Festival 2017). La Bottega dei Rebardò di Roma concorrerà al Premio "La Guglia d'Oro" con un altro testo di Gianni Clementi, famoso autore teatrale contemporaneo, dal titolo "Sugo finto". Venerdì 8 novembre alle ore 21 sarà la volta della commedia "Alla ricerca di Eveline" della Compagnia "La Cricca" di Taranto, mentre il venerdì successivo, 15 novembre, sempre alle ore 21, toccherà alla Compagnia "TeatroTergola" di Vigonza (PD) che porterà in gara la commedia "Si salvi chi può". La competizione teatrale di Agugliano si concluderà venerdì 22 novembre, alle ore 21, con la Compagnia "30Allora" di Casagiove (CE) che lo scorso anno ha presentato al Festival un testo classico, "L'Ultimo Scugnizzo", mentre quest'anno si presenta con un testo originale scritto dal regista Vincenzo Russo e dal titolo "Come i Curumba".
Verrà data quindi una settimana di tempo alle due giurie, quella cosiddetta di qualità (con esperti) e quella dei giovani, per discutere e poi esprimere il proprio verdetto, decretando i vincitori dell'edizione 2019 del Festival nazionale di Teatro Dialettale. Allo stesso tempo anche il pubblico nel corso delle cinque serata avrà la possibilità di votare il proprio spettacolo preferito, attraverso una votazione scritta che avverrà sera per sera. Le premiazioni del miglior lavoro presentato nella rassegna (Premio La Guglia d'Oro), la scelta del pubblico, della Giuria giovani, del migliore regista, miglior attore e migliore attrice protagonista, avverranno nel pomeriggio di domenica 1° dicembre nella Sala consiliare del Comune di Agugliano (AN).
SABATO 2 novembre ore 21
Compagnia "L'Armonia" di Trieste con "Una mentina?", testo adattato in dialetto triestino dal regista Riccardo Fortuna e tratto da "Il Metodo" di Jordi Galceran. Con Paolo Dalfovo, Monica Parmegiani, Roberto Tramontini, Giuliano Zobeni.
Il testo vede quattro manager che, chiusi nella stessa stanza, si danno battaglia, senza esclusione di colpi, al fine di aggiudicarsi l'unico posto disponibile per la qualifica di direttore generale. Sono tre uomini e una donna impegnati nel crudele gioco della selezione per trovare il candidato ideale, al quale li sottopone la loro azienda. Bizzarre prove attitudinali ispirate a vere tecniche di selezione del personale, indizi veri, piste false e continui colpi di scena che si mostrano in tutta la loro drammaticità, ma che, in alcuni aspetti, sfociano in comicità, soprattutto nel momento stesso in cui i quattro sono pronti a tutto, anche ad umiliarsi pur di sbaragliare gli avversari e diventare direttore generale, la faranno da protagonisti sul palco. Come andrà a finire? Lo sapremo sabato 2 novembre e nel frattempo... qualcuno vuole una mentina? Portato in scena per la prima volta in questo 2019, lo spettacolo ha già vinto numerosi premi per il miglior testo, la migliore attrice protagonista e il migliore spettacolo.
DOMENICA 3 novembre ore 17
Compagnia "La Bottega dei Rebardò" di Roma con "Sugo finto" del commediografo Gianni Clementi per la regia di Enzo Ardone. Con Stefania Giayvia e Antonella Rebecchi.
La firma di Gianni Clementi è come sempre una garanzia per il teatro italiano, numerosi i suoi testi di successo tradotti in tutto il mondo e lo stesso "Sugo finto" ha dominato nei palcoscenici di tutta Italia con varie compagnie, con quella che è una caratteristica specifica di Clementi, ovvero divertire e commuovere allo stesso tempo, evidenziando i nostri difetti di umani. Due donne le protagoniste, le sorelle Addolorata e Rosaria, entrambe zitelle, ma che nonostante la lunga convivenza non vanno proprio d'accordo. Diversissime, caratterialmente parlando, passano le loro giornate ad accusarsi, mentre discutono su qualsiasi argomento. Rosaria ha un carattere forte e domina nei confronti di Addolorata che è decisamente più mansueta e che quindi subisce le intemperie della sorella sempre più "tempestosa". Hanno una modalità completamente diversa di interpretare la vita e questo è il motivo per cui litigano continuamente con scambi di accuse reciproche e a tratti anche divertenti. Una carnefice e la sua vittima, questo è l'equilibrio perfetto tra le due sorelle, nei ruoli che interpretano nel loro quotidiano. Ma chi può dire che potrà essere tutto così in eterno e che all'improvviso i ruoli non possano ribaltarsi? La vita è piena di sorprese e tutto, anche le certezze più scontate, può all'improvviso non essere più tale. E come finirà tra le due sorelle? Perché in fondo, pur nelle loro continue litigate, un equilibrio lo hanno e a modo loro si vogliono bene...
VENERDI' 8 novembre ore 21
Compagnia "La Cricca" di Taranto con "Alla ricerca di Eveline", di Aldo l'Imperio che ne è anche il regista. Con Anna Cofano, Domenico Ferrulli e Aldo L'Imperio.
Che cosa c'è di peggio che rimanere chiusi in ascensore nel weekend? Il rimanere chiusi in ascensore in uno stabile a prevalenza di uffici... Ecco che già si rivela una buona parte di quello che sarà visibile in palcoscenico, con tutti gli aspetti surreali e spaventosi, ma anche divertentissimi che si verificano chiudendo tre persone per alcune ore in ascensore, con il terrore di dover passare l'intero fine settimana in quello spazio angusto. Per chi ha già avuto modo di conoscere la Compagnia tarantina, vengono riproposti due personaggi che già hanno fatto parte dei testi di altre commedie, Raffaele e Lina, che sono protagonisti anche di questo lavoro. Linguaggio, nevrosi, complicità tra i due coniugi, anche a scapito del "terzo incomodo", il signor Magnini, che certo non si fa pregare per buttar là battute e gesti di sicuro effetto e soprattutto capaci di far esplodere il pubblico in grandi risate! E certamente, in mezzo a tante paure e alle schermaglie coniugali a cui partecipa anche il terzo recluso, non sarà difficile riconoscere la vita di tutti i giorni, vizi, virtù e atteggiamenti che fanno parte del quotidiano di ciascuno di noi...
VENERDI' 15 novembre ore 21
Compagnia "Teatrotergola" di Vigonza (PD) con "Si salvi chi può" di Tonino Micheluzzi per la regia di Monica Minotto. Con Pierangelo Rossi, Roberta Cavinato, Edward Borsan, Alessia Borsan, Marco Mazzucato, Marina Moscato, Armando Marcolongo, Liliana Eristeo, Franca Maggiolo, Angelo Renier, Ketty Bonetto.
Siamo a cavallo degli anni Sessanta e Settanta. Il sindaco di Vigonza, paesino della campagna veneta, finalmente decide di partire e intraprende un viaggio oltreoceano per raggiungere un suo amico di infanzia che ha fatto fortuna in Argentina. Si imbarca e sulla nave incontra diversi esemplari di fauna umana (sottolineati ciascuno da un brano musicale particolare degli anni in questione), ma soprattutto si imbatte in una entraineuse tanto affascinante e capace di sedurre, quanto di bere "alla russa". E non solo, perché "le disgrazie" non capitano mai tutte da sole! Il sindaco deve affrontare un naufragio, con il dubbio che possa trattarsi di un attentato... E c'è pure un fantasma che si aggira nei corridoi e forse si nasconde proprio in uno sgabuzzino... Ma questo è solo una parte di ciò che succede in questa commedia, tanto che alla fine è lecito esclamare: "Si salvi chi può!". Battute divertenti, doppi sensi, in una piece adatta a tutte le età, ma da seguire con particolare attenzione per la difficoltà dell'allestimento, ancor più della recitazione, una messa in scena che richiede impegno e affiatamento per risultare la "macchina perfetta" che il pubblico potrà seguire con estremo godimento e allegria!
VENERDI' 22 NOVEMBRE ore 21
Compagnia "30Allora" di Casagiove (CE) con "Come i Curumba" di Vincenzo Russo che ne è anche il regista. Con Valeria D'Amore, Fabrizio Cinque, Vincenzo Russo, Rita Solimeno, Annamaria Menditto, Francesco Pisano, Giuseppe Petriccione, Carla Lettiero.
Si presenta come divertentissima questa commedia brillante in due atti tutta giocata sul... doppio! Già, perché la protagonista si chiama Maria Teresa, ma questo DOPPIO nome, le permette di avere una DOPPIA personalità e soprattutto un DOPPIO marito e una DOPPIA vita. Ma andiamo per ordine... La protagonista ha un'idea molto particolare dell'amore e trova completezza soltanto sposando due uomini completamente differenti tra loro. Così, con il nome di Maria, incarna la moglie di Giorgio, un professore di matematica, pignolo e paranoico; mentre quando si chiama Teresa, è la moglie di Danny, un cantante neomelodico sempre alla ricerca di ispirazione, soprattutto perché lui campa da sempre con un insuperabile blocco dell'artista. Con l'aiuto della sua editrice Sara, quindi, Maria Teresa, convinta che l'amore non debba essere soffocante, trascorre il suo tempo alternandosi ora con l'uno e ora con l'altro marito. Il problema sorge quando i due, Giorgio e Danny, si conoscono... L'equilibrio di due storie così perfette si rompe e ovviamente si cambia il destino di tutti i personaggi, con esiti inimmaginabili!