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Ittiturismo, via libera dalla commissione Sviluppo economico

L'obiettivo della legge regionale e del regolamento attuativo dovrebbe essere quello di attirare alcune imprese marchigiane.

Nelle Marche il settore pesca si apre al turismo con la proposta della giunta regionale di un Regolamento sull'ittiturismo che ha ottenuto il via libera all'unanimità della commissione Sviluppo economico. Si è così conclusa la procedura necessaria per consentire la completa attuazione della legge regionale 33 del 2019 con la quale la Regione ha disciplinato la multifunzionalità dell'impresa di pesca, allo scopo di sostenere l'offerta di nuove attività e servizi da parte dell'imprenditore ittico. «L'intento della legge regionale e del regolamento attuativo - spiegano il presidente della commissione Andrea Putzu (Fdi) e il relatore del parere Mirko Bilò (Lega)- è quello di consentire all'imprenditore attivo nel settore della pesca tradizionale di svolgere attività a questa connesse, in base alla normativa statale, sia per sostenerne il reddito che per ampliare la gamma di servizi da proporre ai turisti, al pari di quando gia' sta accadendo in altre regioni italiane».

In particolare potranno essere offerti servizi di pernottamento e di ristorazione a condizione che si rispettino alcuni limiti connessi sia alla capacità ricettiva massima che alla provenienza del pescato (che dovrà essere tutto di origine regionale) e di altri prodotti quali vino, olio extravergine d'oliva, frutta e verdura che dovranno provenire in larga parte da filiere agricole della regione. «Stiamo già registrando un certo interesse da parte di alcune imprese attive nella pesca tradizionale che vogliono cimentarsi con queste nuove opportunità - concludono Putzu e Bilò - e ci impegneremo per sostenere la loro iniziativa, soprattutto in un momento così complesso anche per l'economia marchigiana».

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