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Sciopero Trenitalia, il sindacato pubblica una lettera del medico del lavoro e psichiatra

OR.S.A. Trasporti Marche Domenica 4 settembre sciopera nuovamente per richiamare l'attenzione sulla forte carenza di Personale e sulle condizioni di lavoro di macchinisti e capitreno

ANCONA - «OR.S.A. Trasporti Marche Domenica 4 settembre sciopera nuovamente per richiamare l'attenzione sulla forte carenza di Personale e sulle condizioni di lavoro di macchinisti e capitreno che si ripercuotono negativamente sulla qualità del servizio ferroviario». Lo scrive il sindacato in una nota. 

«Dopo aver investito nei mesi scorsi del problema l’azienda, il Governo Regionale, il Prefetto e l’opinione pubblica, perdura a riguardo un silenzio assordante e sconfortante. Continuiamo a registrare un vergognoso smantellamento di posti di lavoro nella nostra Regione, il peggioramento delle condizioni di lavoro nonché la recrudescenza delle aggressioni che si verificano sui treni e che ci preoccupano non poco. La risposta di Trenitalia si è manifestata sfoderando persino sanzioni disciplinari assurde che tentano di mascherare in tal modo le carenze e i disservizi con attacchi ai diritti dei lavoratori di questa regione. Ringraziamo il dottor Vito Totire, medico del lavoro e psichiatra, portavoce della Rete Nazionale Lavoro Sicuri per la solidarietà manifestata ai Ferrovieri Marchigiani in lotta», nota che il sindacato riporta integralmente. 

«Un antico detto popolare recita “non si fanno le nozze coi fichi secchi”; Trenitalia evidentemente non condivide questo detto e si colloca , con ciò , fuori della cultura popolare italiana; il che pone qualche “problema” ai lavoratori e ai cittadini; come in altre circostanze dobbiamo sottolineare che lo sciopero del personale non ha nulla di “corporativo” ; infatti il benessere dei lavoratori (quando c’è) si riverbera positivamente sulla qualità del lavoro e sui cittadini che usufruiscono dei servizi forniti ; un personale in condizioni di distress , oltre a subìre effetti negativi sulla sua salute, può indurre effetti negativi di tipo generale; alcuni dirigenti e datori di lavoro in Italia pensano alla “forza lavoro” come a una “merce” che si può sovraccaricare , interscambiare, comprimere; i vigili del fuoco per esempio denunciano una carenza in organico di 4500 lavoratori a livello nazionale; ancora più drammatica è la situazione per infermieri e medici; e si potrebbe continuare; ma la logica del “risparmio” sul numero dei lavoratori necessari per gestire una qualunque attività è sempre nefasta; diversi anni fa, a fronte di una turistica coatta sovrumana e di un carico di lavoro straordinario potenzialmente molto morbigeno, la Ausl di Bologna emanò una disposizione tesa a far rispettare limiti significativi ed efficaci rispetto ai carichi di lavoro; la disposizione dovette essere recepita e, per rispettarla, il datore di lavoro dovette assumere nuovo personale: unico modo per ricondurre i carichi di lavoro nell’ambito della sostenibilità fisica, ergonomica e psicologica; i limiti ovviamente devono essere non solo quantitativi ma anche qualitativi (intendiamo quindi non solo le ore complessive settimanali ma anche la prevedibilità e programmabilità dei turni in maniera da limitare ragionevolmente le interferenze con le relazioni sociali e familiari). Da tempo peraltro abbiamo proposto un nuovo approccio al tema degli scioperi: nel caso di scioperi finalizzati a rivendicare il diritto ad una organizzazione del lavoro salubre questi non devono comportare decurtazioni del salario (con l’aria che tira, peraltro, sulle “bollette”); i datori di lavoro devono “pagare” i costi a lavoratori costretti a scioperare per rivendicare i loro diritti in materia di salute, sicurezza e benessere; proponiamo questo tema come forma di civiltà sindacale e giuridica. Per ora ribadiamo: pieno sostegno allo sciopero del personale di macchina AV regione marche previsto per il 4.9.2022. E’ uno sciopero , pagato (ora) dai lavoratori, ma è nell’interesse della collettività. Vito Totire». 

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