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Manutenzione caldaie, Confartigianato alla Regione: «Serve un cambio di passo»

Sensibilizzare i cittadini sugli importanti temi del risparmio energetico, della sicurezza degli impianti e della fondamentale importanza di effettuare con regolarità i controlli

«Serve subito un cambio di passo». L'associazione di categoria Confartigianato auspica l’avvio di una capillare campagna per sensibilizzare i cittadini sugli importanti temi del risparmio energetico, della sicurezza degli impianti e della fondamentale importanza di effettuare con regolarità i controlli previsti. «Nel corso sia della prima che della seconda ondata della pandemia - spiega Daniele Boriani, Presidente dei Manutentori di Confartigianato Ancona, Pesaro-Urbino e Regionale, le imprese del settore - nelle Marche oltre 3.600 imprese artigiane, pari ad oltre il 70% delle aziende operanti nel comparto -  non hanno mai smesso di lavorare per garantire la tenuta in sicurezza delle nostre caldaie e delle nostre case, ma in molte, ci hanno segnalato la difficoltà di poter effettuare i controlli a causa di abitazioni off-limits per il diffondersi del Covid-19». 

«Nel ribadire che i manutentori chiedono che le scadenze siano rispettate - si legge nella nota - ma soprattutto per venire incontro a quei cittadini che dovessero rilevare difficoltà oggettive a causa di quarantena, malattie, isolamento o impossibilità a spostarsi da fuori Regione per raggiungere la seconda casa nelle Marche, continua il Presidente Boriani, abbiamo domandato alla Regione, da un lato, di individuare il giusto strumento normativo per consentire una flessibilità limitata nel tempo dell’effettuazione dei controlli; dall’altro, abbiamo chiesto di sospendere almeno fino alla fine di febbraio l’attività di ispezione sugli impianti da parte degli Enti preposti. Inoltre, occorre rivedere il sistema sanzionatorio previsto dalla principale norma di settore, la LR 19/2015, a carico dei cittadini e manutentori che non rispettano le scadenze, in modo da renderlo univocamente interpretabile, nonché congruo e proporzionale all’entità delle violazioni accertate da parte degli Enti». 

Queste tematiche sono state analizzate da Confartigianato Impianti nel corso di un incontro con il dirigente della Regione Marche, Massimo Sbriscia ed il suo staff e, in un clima costruttivo, sono state affrontate le principali problematiche e criticità per manutentori e cittadini nell’ ambito della manutenzione caldaie, acuite  dal perdurare dell’emergenza Covid. «Confartigianato Impianti - conclude il Presidente dei manutentori Confartigianato Macerata, Ascoli Piceno e Fermo, Massimiliano Montecchiari è estremamente preoccupata da questa situazione, in cui persistono modalità organizzative e tecnico-procedurali degli Enti coinvolti profondamente diverse soprattutto tra il Nord ed il Sud delle Marche, in quanto le stesse stanno penalizzando pesantemente il lavoro dei manutentori di impianti». E’ stata quindi ribadita la necessità di intervenire al più presto sulla legge regionale, innanzitutto per mettere in grado la Regione di rafforzare il suo ruolo di indirizzo e coordinamento nei confronti di autorità ed Enti esecutori, favorendone, ove possibile la concentrazione. «Dall’altro - continua il comunicato - sarà necessario modificare la legge per renderla in grado di contemplare stati di emergenza come quello che stiamo vivendo e i conseguenti strumenti eccezionali per gestirla. Quello però che chiediamo alla Regione è un vero e proprio cambio di passo: un intervento strutturale e stabile, una sorta di “cabina di regia” in grado di migliorare l’uniformità interpretativa delle norme e di ridurre le disomogeneità di comportamento ed operative da parte di tutti gli enti coinvolti sul territorio, con l’auspicio che si possa poi arrivare ad una loro concentrazione». 

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