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Domenica, 28 Aprile 2024
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"I Sabati al Piano", resa amara: «Mancano i contributi economici»

Lo comunica l’Associazione culturale Ankon Nostra, che si dice costretta definitivamente a rinunciare del tutto al progetto sociale e culturale, pensato per rivalutare il quartiere e migliorarne la socializzazione e la convivenza

ANCONA – I “Sabati del Piano” chiude i battenti. Lo comunica l’Associazione culturale Ankon Nostra, senza scopo di lucro e basata sul volontariato civico, che si dice costretta definitivamente a rinunciare del tutto al progetto sociale e culturale, pensato per rivalutare il quartiere e per migliorare la socializzazione e la convivenza in uno dei quartieri più "fragili" di Ancona, dove grandi cambiamenti sociali, poco governati e armonizzati, sono avvenuti negli ultimi vent'anni.

«Erano stati previsti sette eventi culturali con cadenza mensile: musica, spettacoli, cultura, approfondimenti di usi e costumi vari, storie e racconti di vita, e tanto altro – si legge nella nota stampa – ma di tutte le date è stato possibile realizzare solo per la prima, quella di dicembre, grazie alla compartecipazione dell'Assemblea Legislativa delle Marche e di alcuni privati e alla partecipazione di numerose Attività commerciali, Enti e Associazioni del quartiere. Le date da gennaio a marzo, in mancanza di compartecipazione del Comune di Ancona, sono state purtroppo annullate. D'altronde una piccola ma proficua Associazione di volontariato, in termini di attività ed offerta culturale e sociale di qualità, che si sostiene solo con piccole quote popolari (10 euro l'anno per socio) non ha bilanci per spendere migliaia di euro per realizzare, con il lavoro dei volontari, nei quartieri ciò che sarebbe di competenza pubblica e di interesse dei cittadini».

Gli appuntamenti di aprile e di giugno de “I Sabati del Piano” sono stati al centro di un incontro avuto dall’associazione con l’amministrazione comunale. «Purtroppo – prosegue il comunicato – la confermata mancanza di contributo economico dai fondi previsti per le varie attività associative che realizzano iniziative per i cittadini, le spese enormi per i permessi di occupazione del suolo pubblico, piano della sicurezza, ambulanze e la mancanza di licenza di pubblico spettacolo delle sale che avremmo preso in affitto, ecc.. ha definitivamente affossato il nostro tentativo di regalare al quartiere Piano San Lazzaro delle occasioni di riscatto e promozione sociale e culturale a lungo attesa»

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