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Festa dell'affido, spettacoli e mostre per riscoprire la cura dell'altro

Convegno in biblioteca, spettacolo del Teatro Pirata e mostra delle scuole al Teatro Gentile: una giornata per scoprire il valore della cura.

FABRIANO - Sarà Fabriano a ospitare, il prossimo sabato 2 dicembre, la Festa Provinciale per la Sensibilizzazione sull’Affido Familiare, un appuntamento che ogni anno cerca di diffondere sul territorio marchigiano una cultura del “prenderci cura degli altri” e che sarà curata sul nostro territorio dall’Ambito 10, l’ente che coordina i servizi sociali dei Comuni di Cerreto d’Esi, Fabriano, Genga, Sassoferrato e Serra San Quirico. L’affido è infatti una delle tante facce di un modo di fare comunità più solidale, che parte dall’empatia verso gli altri, dall’educazione all’affettività e alla gestione dei conflitti, fino al mettersi in gioco in prima persona, nella vita quotidiana o nel mondo del volontariato, per aiutare chi si trovi in difficoltà.

Il progetto We Care

Tra ottobre e novembre 2023, l’Ambito ha promosso in collaborazione con il Teatro Giovani Teatro Pirata attività formative,  laboratori teatrali e di scenografia, che sono stati portati nelle scuole elementari e nei Centri per Famiglie del territorio. Si è scelto di usare il teatro perché comporta naturalmente il mettersi nei panni degli altri, il dialogare e il saper lavorare in squadra, coltivare lo spirito critico e aiutare ad esprimere sè stessi. L’obiettivo di fondo del progetto, è quello di sperimentare una dimensione comunitaria e di partecipazione attiva, dove il “prendersi cura dell’altro” diventi un'abitudine di tutti i giorni.

Al progetto hanno partecipato 20 insegnanti e 120 alunni di 3° e 4° elementare degli Istituti Comprensivi del territorio (“Moro-Carloni”, “Imondi-Romagnoli”, “Marco Polo”di Fabriano  e “Sassoferrato-Genga”) e 50 tra genitori e bambini nei Centri per Famiglie. Un’avventura teatrale, che ha portato anche alla costruzione di una scenografia che allestirà il foyer del teatro.

Il programma della festa unisce riflessione e divertimento per genitori e figli: si inizia alle 15.30 di sabato 02 dicembre alla Biblioteca Multimediale “Romualdo Sassi” con l’incontro “A chi appartengo? Il senso profondo dei legami”, che sarà animato da Domenico Barrilà, pedagogista e psicoterapeuta infantile attivo nella prevenzione del disagio giovanile e familiare. All’incontro parteciperanno anche famiglie coinvolte nell’affido, per portare la loro testimonianza.

Alle 18.00, appuntamento al Teatro Gentile con lo spettacolo per bambini dai 4 anni in su “Papero Alfredo”, portato in scena dal Teatro Giovani Teatro Pirata. Alfredo è un papero youtuber alle prese con pirati e burattinai: un racconto che fa ridere e pensare, e parla del rapporto tra babbi e figli, di amarsi, sfidarsi e rincorrersi. Al termine dello spettacolo, sarà il momento di ringraziare famiglie, insegnanti e alunni che hanno partecipato al progetto, e sarà possibile visitare l’allestimento fatto da genitori e bambini, in mostra nel foyer del teatro. L’ingresso agli eventi è libero, fino a esaurimento posti per lo spettacolo teatrale: per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il Teatro Pirata, al 334-1684688 o a biglietteria@atgtp.it .

Un famoso detto africano recita che “per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”, e l’affido lavora proprio in questa direzione: non si tratta di un “intervento estremo”, ma di uno strumento temporaneo con cui una famiglia ne può aiutare un’altra. I minori coinvolti nell’affido familiare vengono accolti per un breve periodo (che va da 2 a massimo 24 mesi) da una famiglia affidataria, che li può ospitare anche solo per qualche ora o giorno a settimana, magari per aiutarli a fare i compiti o a passare una giornata fuori. 

Tutti, dalle famiglie ai single ai nonni in pensione, possono rendersi disponibili come affidatari, senza alcun obbligo: ogni affido viene valutato insieme al potenziale affidatario, e ogni progetto di affido è diverso e viene costruito in base alle necessità della famiglia di origine. Le due famiglie vengono in ogni momento seguite da un’equipe speciale, formata da una psicologa e un’assistente sociale. Sono tanti gli eventi che possono destabilizzare un equilibrio familiare, e spesso da soli è difficile superare un ostacolo: lo scopo dell’affido è sempre aiutare la famiglia di origine a ritrovare la sua serenità, prendendola per mano in un momento difficile. La logica è quella dell’aiuto reciproco tra famiglie e genitori, di cui oggi spesso sentiamo la mancanza, e che l’Ambito 10 porta avanti anche all’interno dei Centri per Famiglie, che nascono proprio per favorire il contatto reciproco tra genitori, lo scambio di esperienze, quel sentirsi meno soli di fronte alle tante difficoltà che ci sono quando sei mamma o papà.Per chiedere più informazioni sull’affido, è possibile rivolgersi all’Ambito 10, ambito10@umesinofrasassi.it, 0732 6951.

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