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Esalazioni, Mal'Aria e Ondaverde chiedono al sindaco di attivare un presidio sanitario ad hoc

I comitati propongono di ospitarlo nei poliambulatori di via Rosselli e/o Castelferretti

FALCONARA- A seguito delle esalazioni percepite dai cittadini di Falconara nei giorni scorsi, i Comitati Mal’Aria e Ondaverde Onlus sollecitano amministrazione comunale e sindaco a chiedere alle istituzioni sovracomunali un presidio medico sanitario ad hoc nel territorio. «In virtù dei recenti episodi di esalazioni industriali percepite e lamentate da larga parte della popolazione  di Falconara M. proponiamo al Sindaco di attivarsi in favore di un protocollo sanitario specifico, regolato e attivato dal Sindaco, in caso di incidenti industriali o “anomalie” (?) agli impianti che determinassero nei vari quartieri della città la diffusione di esalazioni, sprigionate a causa delle caratteristiche chimico - fisiche dei prodotti coinvolti o a causa della combustione degli stessi» scrivono i comitati in una nota stampa. «Il Presidio Medico Sanitario a cui ci riferiamo- proseguono- potrebbe essere ospitato nei poliambulatori di via Rosselli e/o Castelferretti e strutturato per due finalità, ovvero sia verificare le condizioni di salute dei cittadini che nelle ore immediatamente successive ad un determinato incidente avvertissero bruciori alla gola, agli occhi, senso di nausea, stress, ansia o altri disturbi considerati non gravi, sia fornire un supporto medico anche in termini di consigli utili alla popolazione su come comportarsi in caso di presenza di particolari sintomi a fronte di disturbi derivanti da esalazioni industriali moleste e potenzialmente pericolose per la salute».

Mal’Aria e Ondaverde Onlus spiegano che «la proposta è motivata dalla presenza nel nostro territorio di impianti industriali classificati insalubri e a rischio di incidenti rilevanti, da ripetuti episodi di esalazioni lamentati da anni dalla popolazione, dalla presenza di un SIN che rende Falconara unica nel suo genere rispetto ai Comuni limitrofi. L’insieme degli episodi che di tanto in tanto si ripetono non possono essere derubricati dal non accesso al Pronto Soccorso regionale, come dichiarato nei giorni scorsi dall’AST. Riteniamo anzi che l’AST stessa potesse e dovesse già da tempo attivarsi diversamente. La proposta di tale servizio nel 2018 venne rappresentata dal gruppo consiliare di Cittadini in Comune a seguito dell’incidente al serbatoio Tk61 della raffineria che per giorni rese l’aria irrespirabile, ma è rimasta inascoltata. L’implementazione di tale servizio rappresenta per noi invece una proposta tutt’ora valida e riteniamo possa essere presa in considerazione in quanto offrirebbe inoltre la possibilità di far emergere quanto il problema delle esalazioni industriali generi una ricaduta negativa sullo stato di salute e benessere delle persone e dell’immagine dell’intera città. Siamo disponibili ad un incontro con il Sindaco e con il nuovo Direttore Generale dell’AST di Ancona finalizzato alla necessità di individuare le figure necessarie al Presidio Medico Sanitario che ipotizziamo. L’AST potrebbe farsene carico anche senza richiesta del Sindaco, ma siamo certi che il Sindaco sarà sensibile a questa nostra proposta, perché le persone che vengono coinvolte da anni da ripetuti episodi di esalazioni industriali moleste e potenzialmente pericolose per la salute meritano delle risposte concrete».

«Un discorso a parte meriterebbe l’Arpa Marche, ma qui ora non vogliamo entrare nel merito del funzionamento e dell’efficacia di rilevamento delle centraline della qualità dell’aria regionale in occasione di tali episodi, in quanto già da tempo ne abbiamo dimostrato la fragilità e l’inefficacia nel caso di OdorNet. Preferiamo segnalare la necessità concreta di fornire un punto di accesso per le persone che accusano e segnalano malesseri di varia natura non gravi, un punto di supporto medico anche in termini di consigli utili alla popolazione su come comportarsi in caso di presenza di particolari sintomi a fronte di disturbi derivanti da esalazioni industriali moleste e potenzialmente pericolose per la salute per tutti coloro che non avvertono la necessità estrema di un accesso ai punti di Pronto Soccorso e 118, già peraltro ampiamente intasati e rispetto ai quali peri casi di esalazioni industriali ci auguriamo non si debba mai dover arrivare a ricorrere».

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