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Loreto la spunta, il bonus ai centri storici esteso anche ai luoghi di culto

Accolta la mozione presentata dalla città mariana al governo: la Legge di Bilancio comprende ora anche le città santuario tra i beneficiari delle misure a sostegno degli esercenti

Anche Loreto potrà beneficiare del bonus ‘centri storici’. Nell’ultima versione della Legge di Bilancio 2021, approvata in via definitiva la sera del 30 dicembre, la misura economica a favore degli esercenti è stata infatti estesa anche ai comuni sede di santuari religiosi, inizialmente esclusi dal beneficio riservato solo ai capoluoghi di provincia e alle città metropolitane. Il governo ha quindi recepito la mozione firmata lo scorso 30 novembre dal capogruppo di maggioranza Michele Marchiani e approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, che aveva portato all’attenzione del premier Conte e dei Ministri dell’Economia e dei Beni Culturali il disappunto della città mariana per l’esclusione da misure di sostegno essenziali in una cittadina che, causa Covid, ha subito un crollo verticale delle presenze turistiche: 95 per cento in meno nei 3 mesi di lockdown e meno 50 per cento nell’arco temporale da gennaio a ottobre.

Lo stesso sindaco Moreno Pieroni aveva parlato di ‘mancanza grave’, chiedendo che nella Legge di Bilancio questa posizione fosse rivista anche a favore delle città di culto, centri spesso di piccola e media dimensione dall’economia incentrata soprattutto sul turismo devozionale. La risposta è arrivata ieri con lo stanziamento di 10 milioni di euro destinati agli esercenti che vendono beni o servizi al pubblico nei comuni sede di Santuari. ‘Un riconoscimento importante per Loreto, sede del santuario mariano più importante al mondo - commenta il sindaco Pieroni - e una notizia sulla quale riponevamo molte aspettative: non dimentichiamo che Loreto nelle Marche è la realtà più colpita dalle conseguenze economiche della pandemia poiché ha visto diminuire in media dell’80 per cento le sue presenze turistiche e gran parte del nostro tessuto economico vive di questo, così come accade nelle altre città santuario come Assisi, Pompei,  San Giovanni Rotondo’. Città ‘gemelle’ che Loreto aveva chiamato all’appello lo scorso novembre proprio per condividere e dare più forza alla richiesta, come spiega il consigliere capogruppo Michele Marchiani: ‘Abbiamo mandato il nostro Odg alle altre città santuario accumunate dalle nostre stesse esigenze e siamo in questo modo riusciti a sensibilizzare il Ministero della Cultura. Era un obiettivo voluto in modo trasversale da tutto il Consiglio e sul quale abbiamo focalizzato molte energie’.

I prossimi decreti attuativi forniranno i dettagli sui fondi stanziati e sul modo in cui richiedere il sostegno da parte degli esercenti. Intanto esprime soddisfazione anche Francesca Carli, assessore ai beni culturali e al commercio: ‘Un risultato di grandissima portata raggiunto a favore della nostra città e di una categoria che in questo momento critico di pandemia ha particolarmente sofferto come i commercianti e gli esercenti attività turistiche.  Categoria a cui siamo vicini. Possiamo definire Loreto la città santuario di tutte le città santuario, questo fondo arrivato all’inizio del nuovo anno non può che darci un segnale di speranza e ripartenza’.

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