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Ancona e Delcarro, un tatuaggio come dichiarazione d’amore: «Adesso teniamocelo stretto»

Il centrocampista dorico, dopo aver ricevuto l’abbraccio dei tifosi in Curva Nord, si è tatuato l’esultanza del gol al Del Conero con il Siena

ANCONA- Professionalità, abnegazione e attaccamento alla maglia. Con queste caratteristiche il centrocampista dell’Ancona Andrea Delcarro si è ritagliato un ruolo speciale nel gradimento dei tifosi in questa stagione.

Dopo l’amara sconfitta di domenica 1 maggio contro l’Olbia, nel primo turno playoff, il numero otto biancorosso (accompagnato dalla dg Roberta Nocelli), si è recato fisicamente in Curva Nord per ringraziare i tifosi dorici per l’incessante sostegno manifestato in tutto il campionato ricevendo come risposta applausi scroscianti e un abbraccio da brividi da parte del popolo biancorosso. Un legame, quello tra la mezzala di Treviglio e l’Ancona, sancito anche da un recentissimo tatuaggio (nella foto sotto) realizzato sul proprio braccio che raffigura l’esultanza dopo la rete del 3-2 contro il Siena al Del Conero dello scorso 5 dicembre (la sua doppietta completò la rimonta con i toscani e segnò uno spartiacque positivo nella stagione della formazione di Gianluca Colavitto). A realizzare l’opera, il giorno dopo del ko con i sardi, è stato lo studio anconetano Kosta Dorika Tattoo, storica meta di vip, calciatori e artisti. La creatività della “crew” composta da Tommaso Serpentini, Ermetica de Mon, William Giampieri, Meticcio, Semola e Lady Kd, infatti, ha conquistato tanti protagonisti del calcio anconetano passato e presente:

 Tatuaggio Delcarro-2

«Ne sono passati tanti di giocatori in studio, con molti ancora ho rapporti e ricordano con felicità e un po’ di nostalgia il tempo trascorso nella nostra città – ha raccontato Serpentini con un lungo post sulla propria bacheca - Questa volta mi sono trovato davanti un ragazzo di un’umiltà disarmante, rispettoso, appassionato e determinato. Mi ha spiegato bene il gesto fatto l’altro giorno (il saluto in Curva Nord, ndr), venuto dal cuore senza pensare ad eventuali conseguenze sia positive che negative, così come si fanno le cose più belle nella vita d’istinto, dal cuore. Quel gesto non c’entra nulla con questo tatuaggio, pensate che lo aveva prenotato dopo la famosa corsa verso la curva, quando realizzò il gol vittoria contro il Siena. Mi disse “è stata un’emozione enorme, la più grande della mia carriera” voglio tatuarmela. Ogni lunedì doveva essere quello buono ma la professionalità ed il rispetto, se si perdeva lui rimandava perché non era rispettoso nei confronti di chi fa sacrifici per seguire la squadra, venivano prima e solo quando tutto è finito lo abbiamo fatto. Non seguo la squadra, rispetto molto chi da anni lo fa e non farò mai il tifoso occasionale solo quando si vince ma do un consiglio al popolo anconetano. Facciamo di tutto per tenercelo stretto, forza Andrea Delcarro, forza Ancona».

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