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Salute Jesi

Ospedale, il tribunale del malato denuncia: «Personale sotto organico e meno posti letto»

Liguori a Saltamartini: «Piuttosto che lanciare proclami da campagna elettorale, l’assessore dovrebbe pensare a come potenziare la medicina territoriale»

Ospedale Carlo Urbani di Jesi: sotto organico e con meno posti letto. A lanciare l'allarme è il Tribunale per i diritti del malato e il suo coordinatore Pasquale Liguori. Attenzione particolare al Pronto soccorso. «Dove mancano all’appello cinque medici - dice Liguori - e dove si rischia, qualora alla fine di luglio cessi lo stato di emergenza nazionale, di perderne altri. Ci siamo permessi di suggerire di utilizzare per il Pronto soccorso personale medico specializzando, come già avviene in altre regioni e come peraltro già viene attualmente utilizzato in molti presidi sanitari della nostra Regione. Nel frattempo veniamo a sapere che la nostra unità di Medicina, già provata fortemente dalla pandemia e già penalizzata da una pesante riduzione di posti letto (da 36 posti se ne ritrova solo 26) dovrà pure concedere due dei propri medici in turno per fronteggiare carenze al presidio di Cingoli».

Prosegue Liguori: «Tutto ciò ha dell’assurdo in un momento di sofferenza degli organici del nostro ospedale, ma allo stesso tempo possiamo immaginare anche da dove possano venire provvedimenti del genere (vedi il passato politico a Cingoli dell’Assessore Saltamartini)». E aggiunge che «su tutto ciò c’è il silenzio assordante delle organizzazioni sindacali che dovrebbero opporsi tenacemente a disposizioni che ledono i diritti degli operatori sanitari». 

Ma le carenze non sono finite qui secondo il coordinatore: «Come ciliegina sulla torta- prosegue - l’Assessore Saltamartini giorni fa ha dichiarato che non è più tempo di ospedali unici ma che si procederà ad una riorganizzazione delle rete ospedaliera più diffusa sul territorio. Ci piacerebbe sapere con quali risorse di personale attuerà questo progetto, quando allo stato attuale non riesce nemmeno a sanare tutte le carenze nei presidi unici». L'affondo finale: «Piuttosto che lanciare proclami da campagna elettorale, l’assessore dovrebbe pensare a come potenziare la medicina territoriale che in corso di pandemia è quella che ha sofferto maggiormente (che fine ha fatto per esempio il progetto Case della salute?)».

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